Mangi in modo corretto? Questa è la domanda che forse ognuno di noi dovrebbe porsi per capire l’importanza della sana alimentazione sulle proprie prestazioni.
Cosa succede nel cervello se mangiamo male? Pensiamo sempre che quando siamo magri possiamo consumare la qualsiasi ma questo è un errore che merita di essere smentito. La risposta a questo dato di fatto è semplice, quando diciamo “Noi siamo ciò che mangiamo” giusto per citare Feuerbach è perché tramite il cibo definiamo noi stessi. Pensare che un’alimentazione errata possa portarci delle cattive conseguenze insomma, non è una cosa piacevole. Ecco perché è meglio tirare il freno a mano come si suol dire e decidere di improntare una nuova fase sana e green della nostra vita, con la speranza che questa possa essere la volta buona. C’è un esperimento condotto sul campo – e che adesso vi sveliamo – che vi incoraggerà ad imboccare una strada nuova.
Cosa succede se per un bel po’ di tempo abbandoniamo il cibo sano per abbracciare uno stile di vita fatto di cibo spazzatura e zuccheri raffinati? Questo è il quesito che si è posto Chris van Tulleken, un medico che ha voluto esplorare gli effetti di tali alimenti sul proprio corpo. Quello che è emerso è stato assolutamente devastante; nessuno avrebbe mai potuto immaginare – nemmeno lui stesso – quali conseguenze avrebbe patito.
Ha cominciato a consumare questi cibi poco salutari e ha notato effetti non solo sul corpo ma anche sulla sua salute mentale. In particolare, ha preso ben 6 kg e mezzo, aumentando la sua massa grassa. E per quanto riguarda l’aspetto cognitivo? E’ presto detto. Durante l’esperimento, il medico si è sottoposto a vari test e si è assistito a un cambiamento radicale, con una notevole diminuzione delle sue prestazioni.
La causa di ciò risiede proprio in questi cibi raffinati; lo zucchero, in particolare, ha causato danni al cervello con ripercussioni anche sulla memoria. Ma non è tutto. Già durante l’esecuzione della prova, Tulleken ha iniziato ad avvertire un senso di fame che prima non sperimentava. Attacchi di fame e piccole crisi di astinenza: il cibo era diventato una vera e propria dipendenza. Tutta questa esperienza è stata documentata dal dottore con l’obiettivo di affrontare un tema attuale, oggi più che mai
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