Ennesimo video su Tik Tok che suscita polemiche. Una blogger coreana si è filmata mentre mangia polpi vivi. Gioco innocuo o deriva dei social?
La discussione non è nuova né si pretende di esaurirla in questo articolo. I social e Tik Tok su tutti hanno creato dei nuovi modelli di comunicazione, dove tra un gioco e l’altro si può scatenare un’emulazione senza fine. L’ennesima polemica è nata grazie – o meglio dire a causa – di una blogger coreana che ha deciso di battere tutti i suoi competitors mangiando dei polpi vivi. Non è la prima a tentare imprese di questo tipo ma con cibi molto meno particolari e di consumo più quotidiano quali patatine fritte hamburger dolci eccetera nel mostrare quanto se ne esce se ne riesca ad ingoiare in poco tempo. Ssoyoung ha tentato con i polpi vivi.
Ed il video in poco tempo ha raggiunto le 5 milioni di visualizzazioni. Nel video è mostrata la ragazza che piano piano, quasi come fosse un pezzo di sushi, ingoia vivo un polpo. Certo la sua espressione non è delle migliori né di quelle che apprezzano di più questo tipo di cibo. È evidente che sia una sfida più che un piacere. Il video è stato rimosso dalla piattaforma. Tuttavia presso ripubblicato dai suoi numerosi fan con molte polemiche.
Perché non è bene mangiare i polpi
In passato si è assistito, sempre tramite social, ad un live streaming dove seasidegirl little seven è stata attaccata da un polpo vivo. L’animale si è sentito – a ragion veduta – minacciato, ed ha deciso di attaccare la donna. Dunque è piuttosto sconsigliabile tentare di copiare la blogger coreana cercando di mangiare un polpo vivo, per diverse ragioni. La prima la minaccia di essere attaccati all’animale. La seconda è la consegna di una morte piuttosto sofferente e dolorosa all’animale. I polpi, oltre ad essere tra gli animali più intelligenti del mare, sono anche dotati di numerosi terminazioni nervose, per cui oltre a sentire le emozioni percepiscono il dolore in maniera intensa.
I video virali di tik tok
Tik Tok ormai non è diventato più soltanto un social di divertimento, ma un luogo virtuale dove dall’emulazione nasce un nuovo modello di comunicazione e di comportamento. Attraverso le gare i ragazzi si sfidano, si conoscono, creano un nuovo universo di relazioni. E questo può essere pericoloso, specialmente per i minorenni.