Si sono tenute ieri le manifestazioni in Italia contro il carbone e le emissioni inquinanti correlate: le proteste hanno avuto luogo in tutte le città dove è presente un impianto di lavorazione per cercare di sensibilizzare le persone sulla questione della tutela ambientale.
Per abbattere le emissioni di anidride carbonica e altri agenti inquinanti, infatti, andrebbero riconvertite le centrali a carbone con altre basate sull’energia solare: le fonti alternative, infatti, garantirebbero una migliore efficienza energetica e un minore inquinamento dell’aria.
La manifestazione ha visto la forte partecipazione di cittadini comuni e delle principali associazioni per l’ambiente interessati a preservare il loro stato di salute e la situazione del territorio circostante. A Porto Tolle, in Veneto, i medesimi investimenti necessari per riconvertire la centrale da olio combustibile a carbone sarebbero utili per realizzare una centrale ad energia solare o a pensare all’impiego di altre fonti rinnovabili integrate.
In seguito alla manifestazione di ieri in Veneto c’è stata anche una nuova protesta dei lavoratori, i quali temono di perdere definitivamente il proprio posto di lavoro in favore di una maggiore protezione dell’ambiente che però non darebbe loro da mangiare; in realtà, come già detto, basterebbe un po’ di buona volontà e di cultura ecologica per comprendere e sfruttare le reali potenzialità offerte dall’energia pulita. Anche gli amministratori locali temono per l’occupazione del territorio, rischiando però di dimenticarsi il loro impegno -impegno indispensabile- per garantire un futuro alle persone ma anche ai luoghi in cui vivono.
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