Il settore tessile ha un marchio che è garanzia di sostenibilità: il GOTS, a cui le aziende possono aderire spontaneamente
La fabbricazione e la vendita degli abiti, anche chiamato settore tessile, è uno dei più contaminati e ‘contaminanti’ del mercato. Sin dall’inizio le multinazionali di questo campo hanno iniziato a delocalizzare la produzione per avere confezioni industriali da esportare in tutto il mondo a basso prezzo. E da questo nascono tutte le firme pop. Con un costo basso per il consumatore finale ma con un prezzo molto alto per i lavoratori e per l’ambiente. La maggior parte dei tessuti sintetici sono lavorati con sostanze chimiche tossiche, che inquinano non poco. E la filiera lavorativa segue delle regole che non assicurano in alcun modo i diritti dei lavoratori. Per distinguersi da questa consuetudine purtroppo ormai assodata, nel 2006 è nata la certificazione GOTS.
E questo può essere, almeno sulla carta, un approccio sostenibile in maniera complessiva. Che includa sì l’attenzione all’ambiente in quanto rispetto della natura, ma anche un’attenzione al sociale che non può assolutamente prescindere dalle politiche sostenibili.
Nata nel 2006, GOTS è una certificazione del settore tessile che assicura agli acquirenti che quel capo, e tutta la linea, sono stati prodotti rispettando determinati standard ambientali e sociali. GOTS sta per Global Organic Textile Standard, ed è nato sulla spinta di quattro organizzazioni internazionali che hanno voluto dare una riposta concreta alla crescente richiesta di maggior responsabilità sociale ed ambientale nel tessile. Ogni azienda può richiedere spontaneamente di aderire al marchio. Tuttavia la procedura è piuttosto – e giustamente – severa.
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Innanzitutto tutte le fasi della produzione, dalla coltivazione, ai diritti sociali di fabbrica, alla filiera di distribuzione, sono controllati ed esaminati. Inoltre solo alcuni tessuti possono essere utilizzati per avere la GOTS. Tessuti naturali come lana, cotone, lino, seta. Ed alcuni sintetici, ma con la garanzia che i prodotti per la costituzione non siano dannosi per l’ambiente. Controllando che sia presente questo marchio si possono fare delle scelte sostenibili anche nell’acquisto del vestiario, senza danneggiare l’ambiente o i lavoratori dei Paesi in via di sviluppo.
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