Mare in Italia, sempre più caldo: dove le temperature sfiorano i 30°

Il mare in Italia è sempre più caldo, ciò comporta una grave crisi per la fauna marina e dà origine al fenomeno della mucillagine.

Stabilimento balneare italiano
Stabilimento balneare italiano (Ecoo.it)

L’aumento delle temperature dei mari è una delle cause derivanti dai cambiamenti climatici. Già da tempo si parla di tropicalizzazione del Mediterraneo, e noi italiani ne siamo pienamente coinvolti. Le temperature del Mar Mediterraneo sono sempre più elevate, e ciò comporta forti squilibri nella fauna marina. In alcune zone di mare si raggiungono picchi anche di 30 gradi.

La crisi climatica non rallenta: il settore agricolo in ginocchio, i periodi di siccità sempre più lunghi, i bacini idrici svuotati, ondate di calore sempre più estreme. Il problema acqua e la tropicalizzazione sull’agricoltura nelle parole di Francesco Giardina, Coldiretti. E ovviamente il mare, che sta diventando bollente. Ne abbiamo avuto testimonianza con la moria di migliaia di pesci nelle ultime settimane, deceduti a causa delle temperature elevate.

Italia come ai Tropici, le temperature dei mari sempre più elevate: scatta l’allarme mucillagini

Porzione di mare con coste rocciose
Porzione di mare con coste rocciose (Ecoo.it)

Oltre al clima impazzito, c’è anche la mano dell’uomo a inquinare i mari e i fondali, con lo sversamento di sostanze nocive, fertilizzanti e microplastiche. Tutti elementi che non fanno altro che ridurre l’ossigeno nei fondali marini. Uno degli effetti di questo inquinamento è la mucillagine. L’allarme mucillagine è scattato in tutto il Mar Adriatico, un mare con poco ricircolo.

La mucillagine è una sostanza presente in molte piante acquatiche e che ha il compito di assorbire acqua e di trattenerla. Si tratta di una di una sostanza naturale costituita da acqua al 98% e da polisaccaridi, ossia composti chimici organici. Dunque, non si tratta di un’alga, come erroneamente viene considerata da molte persone. Mediterraneo, le temperature mai così alte: più 3 gradi.

Più le temperature salgono e più questi composti trovano le loro condizioni ideali per riprodursi. Sono filamenti vischiosi simile alle alghe, di colore verde e marrone, che risalgono fino alla superficie dal mare. Le mucillagini galleggiano in acqua, ma queste creano un danno enorme all’ecosistema marino. Non sono dannose per l’uomo, ma di certo nuotarci in mezzo non è una bella esperienza.

Crisi climatica e riscaldamento marino, riguarda anche le coste italiane

Quando le mucillagini dilagano, ne risente il turismo di una località costiera. Come si combattono? Rimuovendole manualmente, impiegando attrezzature specifiche. Ovviamente, tale operazione comporta dei costi, e non tutti i Comuni sono felici di spendere denaro extra per risolvere il problema. Nel Mar Adriatico c’è la maggior condensazione di mucillagini. Mediterraneo: si progetta di ripopolare con la Posidonia marina.

Questa area è soggetta ai maggiori picchi di temperature e non gode di molto ricircolo, vista l’area geografica in cui è collocata. Inoltre, la profondità marina non è molto elevata, tanto che raggiunge un massimo di 50 metri. Dunque, le acque dell’Adriatico si riscaldano più in fretta rispetto alle altre zone del Mediterraneo. L’ONU svela cosa dovrà affrontare il mondo a seguito dei cambiamenti climatici.

In questi giorni, i termometri hanno toccato i 30 gradi in acqua, praticamente una sauna. Il punto più caldo è stato raggiunto al largo di Ancona. La situazione si fa sempre più allarmante, l’ecosistema marino è sotto stress e si popola di specie aliene, e per gli umani non è gradevole fare un tuffo nell’acqua sporca, perciò si crea anche un danno economico nelle località.