I tecnici dell’Arpac, attraverso delle analisi sull’acqua, hanno spiegato le ragioni per cui il mare di Napoli è apparso di colore verde negli ultimi giorni.
Risolto il mistero legato alla colorazione del mare di Napoli. Da qualche giorno le acque di alcune aree del capoluogo campano avevano assunto uno strano colore verde preoccupando i residenti, ma anche i molti turisti che hanno deciso di trascorrere le proprie vacanze alle pendici del Vesuvio.
Immediatamente, i tecnici dell’Arpac (Agenzia regionale per la protezione ambientale Campania) hanno provveduto a fare le analisi sull’acqua che hanno svelato la ragione per cui si era registrata una simile colorazione rassicurando i cittadini sul fenomeno e sull’eventuale concentrazione di batteri.
Sono stati resi noti i risultati delle analisi effettuate dall’Arpac sull’acqua del mare di Napoli, che da alcuni giorni aveva assunto una strana colorazione verde. I tecnici hanno prelevato dei campioni nel Golfo di Napoli, in varie zone del capoluogo (Posillipo, Donn’Anna, Lungomare Caracciolo, Via Partenope e Piazza Nazario Sauro).
I risultati hanno mostrato, come spiega la stessa Agenzia in un comunicato, che la concentrazione di batteri fecali, Escherichia coli ed Enterococchi intestinali rientra nei parametri stabiliti dalla legge e non vi è alcun pericolo relativo alla balneazione. Secondo i tecnici il colore assunto dall’acqua deriva dalla forte ondata di caldo registratasi in questi giorni e, soprattutto, dalla fioritura di una microalga non tossica, appartenente al phylum Chlorophyta, classe Prasinophyceae.
Nel dettaglio, gli esperti hanno rilevato che nello strato superficiale del mare del Golfo di Napoli, compreso tra i primi 5-7 metri, la temperatura era molto alta, tra i 28,5 e i 29,5 gradi. Inoltre, si è registrata un’anomala salinità ed una concentrazione di clorofilla tra i 2 ed i 3,5 microgrammi per litro che avrebbe provocato una sovrasaturazione di ossigeno. Quanto rilevato avrebbe, dunque, causato la diffusione della microalga che avrebbe poi reso verde l’acqua del capoluogo.
Le analisi svolte dai biologi, dunque, hanno escluso l’ipotesi di un possibile sversamento di liquami in mare per un malfunzionamento del sistema fognario. Questo, difatti, come riporta Fanpage, si verificherebbe solo quando si verificano piogge intense.
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