Alla luce dello sconguirato problema relativo alla marea nera che ha colpito il Golfo del Messico, adesso BP fa i conti in tasca a sè e agli altri. Chiedendo un maxi-rimborso di quasi 2 miliardi di dollari alla Mitsui Oil Exploration (Moex), controllata dal colosso Mitsui & Co. Questa ingente somma di denaro viene richiesta dalla BP sotto forma di compartecipazione ai costi sostenuti per risanare la fuoriuscita di petrolio in seguito allo scoppio della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, vicenda che ben tutti ricorderete. Eccovi maggiori dettagli.
La notizia che fa riferimento a questa richiesta di rimborso la apprendiamo da una nota diffusa dalla Mitsui, appunto uno dei partecipanti allo sfruttamento del pozzo petrolifero sottostante la piattaforma esplosa nell’aprile scorso. BP, seppur titolare del progetto, si è aggrappata al contratto di partecipazione alle operazioni che prevede una ripartizione del 10% per la Mitsui. I calcoli, alla fine, riportano un valore 1,898 miliardi di dollari. Che sono un’inezia in confronto agli enormi danni ecologici provocati dal disastro petrolifero.
Ma la Mitsui non è del tutto convinta del sistema adoperato per stabilire la quota, infatti proseguendo nella lettura della nota si evince che “vi è incertezza sul metodo di calcolo dell’importo sostenuto“. Mitsui Oil Exploration, allo stato attuale, è disposta a risarcire la metà dell’importo richiesto ovvero circa 1 miliardo di dollari. Vedremo più avanti quali saranno gli sviluppi di questa (triste) vicenda.
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