Per coltivare le margherite all’interno del proprio spazio verde o in balcone, è necessario scegliere la tipologia di terreno giusto: i consigli.
Le margherite sono tra i fiori più comuni e conosciuti al mondo. In alcune zone è possibile vederle nascere spontaneamente, ma è possibile coltivarle anche nei propri spazi verdi. Vediamo di quale tipologia di terreno necessitano. Quanti di voi stringendola fra le dita si sono chiesti: “M’ama o non m’ama?”. Molti si saranno domandati da dove proviene questa antica tradizione. Per rispondervi dobbiamo addirittura arrivare al Medioevo.
Se abbiamo voglia di coltivare le margherite, bisogna seguire delle piccole regole. Iniziamo dal terreno, si sa, tutto parte proprio da quest’ultimo e se abbiamo voglia di raggiungere grandi risultati, dobbiamo scegliere quello giusto. Le margherite non richiedono chissà quali cure, come altre piante di cui vi abbiamo parlato, ma gradiscono un terreno che sia calcareo. Attenzione però all’acqua, osserviamo sempre il terreno, non dovrà mai essere secco, ma umido.
Durante la stagione estiva, per ragioni ovvie, bisognerà annaffiare con più frequenza, facciamolo la mattina presto o la sera dopo il tramonto. Se abbiamo in programma una gita, utilizziamo questo metodo per non far mai mancare l’acqua alle nostre piante, è facilissimo metterlo in pratica.
Il periodo migliore per coltivarla è la primavera, ma nulla da temere se avete voglia di tenerla in casa o in una zona riparata potete scegliere di piantarla in qualsiasi momento. Prestiamo, però, attenzione alle fonti di calore o alle correnti d’aria potrebbero stressare la pianta. Le margherite per crescere necessitano di luce, dunque, collochiamole in un punto dove ve ne sia parecchia. Durante i giorni di afa, però, concediamo anche qualche ora d’ombra, per scongiurare spiacevoli episodi (foglie bruciate). Le margherite sono molto diffuse proprio per la bellezza dell’infiorescenza: le ligule sono bianche, mentre i fiori interni sono di colore giallo.
Le margherite sono molto diffuse, si tratta di fiori delicati e sono tante le spose che le scelgono per la realizzazione del bouquet. Insomma, un fiore che non passa mai di moda e sa stupire e concedere eleganza a tutti gli ambienti.
In molti lo utilizzano per scoprire se il proprio amore è ricambiato con la tradizionale domanda “M’ama o non m’ama?”. Un’usanza che arriva direttamente dal Medioevo. Le donne, a quel tempo, per accettare la proposta d’amore da parte di un pretendente permettevano a quest’ultimo di decorare il suo blasone con le margherite. Tutto cambiava, nel caso in cui la donna non fosse convinta della richiesta: i fiori venivano poggiati sulla testa della donna.
Un’altra versione sulla nascita della fatidica domanda è legata a Margherita di Provenza. Era sua consuetudine, difatti, rivolgersi al fiore, che le fu regalato da suo fratello, l’obiettivo? In questo modo avrebbe avuto modo di scoprire qualcosa in più sul marito, ovvero Luigi IX di Francia. Quando fu liberato dai saraceni il Re scoprì che la donna aveva raccolto tantissimi petali, quel gesto lo colpì particolarmente, difatti, fece aggiungere delle margherite, proprio sullo stendardo del casato per onorare il grande amore della moglie.
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