Messaggio in codice da Marte, ora tocca agli esperti decodificarlo: si tratta davvero del primo segnale radio emanato da una comunità aliena?
Non si parla d’altro che del presunto messaggio in codice arrivato direttamente da Marte. Si tratta di uno dei pianeti più allettanti agli occhi della comunità scientifica, in grado di attirare una gran quantità di studi e ricerche fin dagli anni Sessanta. Al momento, sul pianeta sono arrivate decine di sonde (tutte senza equipaggio) che hanno inteso studiarne il territorio e la conformazione geografica; allo stesso tempo, si è cercato di comprendere se il pianeta (il più simile alla Terra, tra tutti quelli del sistema solare) presentasse vita al proprio interno.
La notizia del messaggio in codice arrivato da Marte ha finito per trasmettersi all’interno di tutti i canali e le piattaforme social. Si tratterebbe di un messaggio della durata di circa 30 minuti, giunto sulla Terra via radio alle ore 21:16 (ora italiana) del 24 maggio scorso, e già elaborato dal progetto “A Sign in Space”, che lo ha reso disponibile all’interno del proprio sito. È partita, dunque, la sfida per decodificare quanto recapitatoci direttamente dal pianeta rosso.
Marte, arriva sulla Terra il primo messaggio dal pianeta: cosa contiene?
Sui social e all’interno di qualunque sito web non si parla d’altro che del primo messaggio arrivatoci dal pianeta rosso. Stiamo davvero mettendoci in contatto con una comunità aliena che desidera comunicare con noi? Che cosa contiene la registrazione di 30 minuti resa disponibile online dal sito di “A Sign in Space? In realtà, nessuna delle supposizioni finora circolate contiene il benché minimo fondo di verità.
Il messaggio trasmesso da Marte, in realtà, è stato elaborato ed inviato mediante onde radio dal Trace Gas Orbiter, la sonda attualmente in orbita attorno al pianeta rosso con l’obiettivo di studiarne l’atmosfera, nell’ambito della missione ExoMars. Si tratterebbe, dunque, di un segnale della durata di 30 minuti che ha lo scopo di simulare un potenziale messaggio inviato da una comunità aliena.
A distanza di qualche minuto dal suo arrivo, più di 1.300 studiosi provenienti da tutto il mondo si erano già attivati per tentare di decodificarlo e di captarne il contenuto. Un vero e proprio esperimento al confine tra scienza e fantascienza, rispetto al quale rimanere aggiornati tramite l’Istituto Nazionale di Astrofisica, che per realizzarlo ha collaborato con svariati altri enti. Cosa direbbe, dunque, il segnale radio arrivato da Marte? E, soprattutto, qual è il vero scopo dell’esperimento?
Marte, simulazione di comunicazioni con civiltà aliene: i risultati dell’esperimento
L’esperimento voluto dall’Istituto Nazionale di Astrofisica ed elaborato dal Trace Gas Orbiter ha, come unico scopo, quello di simulare una comunicazione con una civiltà aliena. In previsione, ovviamente, di possibili scambi di messaggi che – dati i progressi in termini di esplorazione dello spazio – non possono assolutamente essere esclusi.
Quanto al contenuto del segnale radio inviato, al momento nessun istituto o team di esperti è stato in grado di decodificarlo. Il prossimo 31 maggio, a tal riguardo, l’Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica) ha fissato una diretta con gli scienziati che si stanno occupando della decodifica, così da valutare i primi tentativi compiuti.