Le tempeste di polvere presenti sul pianeta Marte possono avere inflenza su tutto il sistema solare, Terra compresa. come funzionano
Il sistema solare, nonostante la lontananza dei pianeti, è un unico organico, dove lo spostamento o lo squilibrio di una delle sue componenti incide incredibilmente anche sulle altre. Non è esattamente il meccanismo del battito d’ali della farfalla. Come l’astronomia insegna, la vita sulla Terra è consentita da una serie di equilibri interni ed esterni, cui fanno parte anche la disposizione dei pianeti e dei satelliti. Se qulche pianeta, ad esempio, si frapponesse fra la Terra ed il Sole, sarebbe la fine della vita umana. Seguendo questo ragionamento, è importante conoscere le attività degli altri pianeti. E le tempeste di polvere su Marte suscitano particolare interesse negli studiosi.
Le tempeste di polvere su Marte sono un fenomeno di portata talmente grande che quando raggiungono il loro apice – ogni tre anni marziani, corrispondenti a circa cinque anni e mezzo terrestri – con un semplice telescopio si possa vedere dalla Terra la nube che avvolge il Pianeta. Le conseguenze chimiche di queste tempeste su Marte sono state finora poco studiate. Una ricerca, pubblicata su Geophysical Research Letters, ha tentato di riparare alla mancanza.
Come emerge dallo studio stesso, le tempeste di polvere comportano “la decomposizione dei cloruri e la generazione del cloro gassoso e di altri composti chimici presenti nell’atmosfera e sulla superficie del pianeta”. Ciò significa che sono responsabili della produzione del ciclo planetario del cloro, con altissime presenze di acido cloridrico, tra i più corrosivi che si conoscano. Di conseguenza la produzione di cloro, in simbiosi con altre sostanze, provoca delle tempeste che dalla Terra appaiono come dei bagliori.
Questo studio sembra tutto mirato all’attività di Marte. Per cui, chi non è affascinato dall’astronomia potrebbe anche disinteressarsene. Il dato importante è che queste tempeste, con rilascio di cloro ed acido cloridrico in combinazione con l’energia elettrostatica, potrebbero generare delle sostanze che non si sa che tipo di influsso potrebbero avere sull’intero sistema solare, Terra compresa.
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