L’esplorazione del Pianeta Rosso ha portato a nuove scoperte sulla possibilità di far nascere la vita su Marte: un nuovo studio lo ha dimostrato.
L’esplorazione del Sistema Solare fa un gran parlare di sé da qualche anno a questa parte. Agli anni ’70 risale ad esempio il primo lancio di una sonda che è approdata su Marte, il pianeta rosso che oggi è al centro dell’attenzione di astronomi e astrofili anche grazie a personalità del calibro di Elon Musk, CEO di Tesla e interessato a esportare la vita umana al di fuori del pianeta Terra.
Tra le numerose missioni spaziali approdate su Marte, vi sono anche quelle dell’Institut de Recherche en Astrophysique et Planétologie e del Laboratoire de Géologie: Terre, Planètes, Environnement con base in Francia. I ricercatori, utilizzando gli strumenti Mastcam1 e ChemCam2 del rover Curiosity, approdato su Marte per la prima volta nel 2012, hanno fatto una scoperta a dir poco strabiliante.
Può nascere la vita su Marte: in numerose aree del pianeta ci sarebbero le condizioni adatte
Grazie alle analisi effettuate gli scienziati sono giunti a numerose conclusioni: innanzitutto la presenza di vaste aree di terreno che hanno conservato traccia di antichi fiumi e laghi fossili sul pianeta, risalenti a 3,8 – 3,6 miliardi di anni fa. Ciò ha poi aperto la strada domande sulla possibilità di far nascere la vita sul pianeta. Affinché molecole organiche semplici possano trasformarsi in composti organici più complessi, infatti, servono condizioni ambientali ben precise.
E proprio queste condizioni sono state trovate nelle aree del pianeta prese in esame. In particolare si tratterebbe di condizioni ideali per la formazione di precursori complessi e composti costituenti della vita come l’RNA. Inoltre, l’assenza del fenomeno della tettonica a placche su Marte ha evitato che la superficie si rinnovasse, conservando l’evidenza di un alternarsi di stagioni secche e umide secondo un clima regolare e ciclico.
I ricercatori si concentrano sul Pianeta Rosso
Di qui in poi gli scienziati proseguiranno con le analisi su larga scala, servendosi delle immagini catturate dall’orbita del pianeta. Proprio grazie a queste ultime i ricercatori hanno riscontrato la presenza di numerose aree simili a quelle studiate, che aprirebbero la strada alla possibilità di far nascere la vita su Marte in più punti del Pianeta Rosso.