Marte è il nostro vicino di sistema solare più promettente per quello che riguarda una possibile colonia ma fino a quando gli astronauti non potranno mettere piede sul pianeta rosso possiamo accontentarci delle foto ad altissima risoluzione diffuse dalla NASA
Il pianeta rosso. La casa dei marziani, che proprio dal suo nome prendono il loro appellativo nonostante ce li siamo sempre immaginati piccoli e verdi provenienti da quello che abbiamo sempre invece definito come pianeta di tutt’altro colore. Marte che nel cielo sembra così lontano ma che in distanze cosmiche invece si potrebbe definire a due passi dalla Terra esercita da sempre un fascino immenso. Di certo grande almeno come la distanza che ci separa da lui.
Nel corso della rivoluzione della esplorazione spaziale, sonde e telescopi si sono più volte avventurati verso il nostro vicino di sistema solare riportando a casa immagini via via sempre più nitide. E che soprattutto ci permettono di valutare quanto in realtà il pianeta rosso non sia poi così tanto rosso. Ma questo non ne riduce il fascino e con le nuove immagini diffuse dalla NASA grazie al lavoro del Mars Reconnaissance Orbiter sembra quasi di essere lì.
Marte a portata di mano, le immagini in 8k
Come fu nel momento in cui gli uomini misero piede per la prima volta sulla Luna riportando a casa immagini che fino a quel momento non erano possibili, i telescopi e la strumentazione che ora permette alla comunità scientifica di guardare da vicino la superficie dei pianeti intorno alla Terra come se si fosse a poche centinaia di chilometri da loro stanno cambiando anche la percezione globale di questi stessi oggetti, che con un minimo allenamento possono essere quantomeno distinti nel cielo buio.
Ad occhio nudo Marte risulta tra quelli che più immediatamente possono essere riconoscibili. Si tratta infatti di una piccolissima sfera che brilla come una stella ma di un colore rosso brillante. Ed è da questa sua condizione notturna che abbiamo trovato l’espressione di pianeta rosso. Ma in realtà i colori di Marte sono molto più complessi e a volte non corrispondono a quelli sabbiosi che immaginiamo.
Un video che lascia di sasso
Non essendoci una atmosfera come quella che incapsula il pianeta Terra, la superficie di Marte è stata più volte oggetto di scontri con oggetti provenienti dallo spazio e ed è segnata anche dalla fortissima escursione termica tra giorno e notte. Una escursione termica che va da 20 gradi nel momento più caldo a – 153 gradi in piena notte. A questo si aggiunge poi la presenza di venti fortissimi che tengono in sospensione la polvere prodotta dallo sgretolamento delle rocce anche per mesi. Nel video composto da molte immagini raccolte dalla NASA è possibile quindi quasi camminare in alcuni dei luoghi più simbolici del pianeta rosso e seguire proprio il disegno lasciato spesso da queste fortissime tempeste di sabbia, insieme a ciò che rimane degli impatti dei meteoriti: crateri giganteschi che sembrano dipinti.