Mascherine Ffp2, dopo un periodo di accantonamento di questo strumento protettivo e preventivo, tranne in alcune specifiche circostanze, tornerà nuovamente obbligatoria a settembre: ecco dove
Sembrano lontani i momenti di smarrimento relativi al periodo delle misure di contenimento dei contagi da Covid 19, quando improvvisamente la quotidianità ha preso una nuova forma. Un periodo che ha definitivamente segnato la storia mondiale, iniziato in Italia a febbraio 2020, quando è stato definito quello che credevamo fosse il primo caso sul territorio nazionale. Solo il mese successivo, a marzo, è di comune conoscenza il termine “lockdown“, e mentre i cittadini si sottopongono a tali restrizioni, sono numerose le vittime che vengono registrate giornalmente.
Strade deserte, attività commerciali chiuse, bar e ristoranti con serranda abbassata: le città sembrano disabitate e nessuno conosce ancora l’esito degli eventi. Il Paese da allora ha attraversato diverse fasi, tra l’aumento e la discesa della linea dei contagi, fino all’avvento del vaccino, che ha riportato lentamente un po’ di tranquillità. La campagna vaccinale ha ottenuto ottimi risultati, tanto da rendere sempre più vicina la normalità. Ad oggi, nonostante la consapevolezza della mancata scomparsa del virus, che attualmente registra un tasso di positività del 15%, l’accantonamento di molte restrizioni permette di percepire un senso differente di libertà.
Finalmente è possibile assistere a concerti, eventi sportivi e pubblici, uscire senza indossare la mascherina, se non in posti specifici. Persino il concetto di “contatto stretto” con un positivo è stato abolito in termini di contenimento, non prevedendo per queste situazioni nessuna forma di isolamento o quarantena. Ma nel mese di settembre qualcosa potrebbe cambiare, poiché tornerà obbligatoria la mascherina Ffp2 in un luogo particolare e in alcune specifiche circostanze: quali sono le situazioni che ne prevedono l’utilizzo.
Mascherine Ffp2 obbligatorie: dove
La situazione è nettamente cambiata dall’insorgenza del Coronavirus, quando la situazione epidemiologica preoccupava in termini di percentuali e decessi. Grazie alla campagna vaccinale, le restrizioni relative alle misure di contenimento dei contagi hanno lentamente lasciato spazio ad una ritrovata tranquillità. Diversa forse dalla condizione che precedeva il Covid, ma pur sempre trasformatasi in una rinnovata normalità. Dopo lunghi periodi di isolamento e distanziamento, finalmente la possibilità di uscire senza “coprifuoco” ha permesso di riscoprire la convivialità.
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Senza dimenticare la partecipazione ad eventi pubblici e ufficiali, sportivi e musicali, che per lungo tempo sono stati posti nell’angolo delle chiusure. Ma l’elemento che racchiude in modo significativo l’essenza di tutte queste trasformazioni è la mascherina, dalla costante e imprescindibile obbligatorietà, fino alla libertà di poter uscire senza indossarla. Uno strumento protettivo che ci ha permesso di limitare l’esposizione al virus, e che oggi diventa necessaria solo in alcune specifiche circostanze. Ma a settembre potrebbe cambiare qualcosa, soprattutto per quanto riguarda uno dei temi più scottanti per quanto concerne la gestione della curva epidemiologica.
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Con l’apertura delle scuole, è necessario ripensare anche al ritorno degli studenti all’istruzione, e non poteva mancare a tal riguardo l’intervento dell’Istituto Superiore di Sanità. Decade l’obbligo generale di indossare la mascherina Ffp2 per assistere alle lezioni scolastiche, pur rimanendo necessaria nei casi di studenti e personale scolastico nel caso vi sia la presenza di rischio di contrarre il virus in forma grave. Le mascherine chirurgiche saranno invece obbligatorie per gli studenti che presenteranno alcuni sintomi respiratori, azione preventiva per qualsiasi rischio di trasmissione.