Crollano le vendite di un panino Mc Donald’s particolare, che aveva superato i test d’assaggio ma che non ha incontrato il gusto del pubblico
L’alimentazione, o se la si vuole chiamare più esattamente la dieta, è qualcosa profondamente legato alle abitudini ed al gusto indivuduale. Sempre più ricerche stanno confermando che una dieta variegata e sana è portata avanti da una minoranza di persone, solitamente non a basso reddito. Mentre invece in molti casi, gli abitudinari tendono a consumare sempre le stesse cose, per ritrovare quel piacere al palato nuovamente. E non fanno eccezione le scelte quando si mangia fuori. Ad esempio i patiti di Mc Donald’s spesso fanno acquisti ripetitivi. Lo dimostra il successo incrollabile dei panini classici.
Mc Donald’s è la catena che dagli anni Cinquanta del Novecento ha portato in tutto il mondo il fast food, non solo come pasto veloce, ma anche come idea. Si sceglie, si ritira il pasto in pochi secondi, si paga, si mangia e si va via. Il tutto per i più rapidi in tempi inferiori alla mezz’ora. Come competere con la preparazione del pranzo domestico, che tra fare la spesa e cucinare richiede oltre un’ora di tempo e di lavoro?
Mc Donald’s, il flop del panino Mc Plant
Le vendite di Mc Donald’s nel tempo si sono focalizzate sui prodotti classici come l’hamburger singolo, il doppio, il Big Mac, il Crispy mc bacon etc. Le patatine fritte, evergreen compreso in tutti i pacchetti menu. Il frappè, per una merenda pomeridiana o per un dopo pasto. Oltre ai panini che non escono mai dalla produzione, Mc Donald’s ha inserito nel tempo delle novità a rotazione, che come sono entrate nei menu, altrettanto rapidamente vi sono uscite, come ad esempio il panino con la carne di maiale, che oltre a non essere adatto a tutte le stagioni per molte persone non è assolutamente consumabile.
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Mc Donald’s nelle novità ha voluto conquistare una fetta di mercato ancora vergine per il colosso dei fast food: il pubblico vegetariano e vegano. Purtroppo per l’azienda, il panino Mc Plant, con hamburger vegetale, non ha incontrato il gusto del pubblico statunitense. E di conseguenza a Wall Street è anche crollato il titolo in borsa di Beyond Meat, che produce appunto la “carne” vegana utilizzata per gli hambuger McPlant. Il crollo del titolo riguarda 5,4% in borsa, con un ribasso di un disatroso del meno 53%. Nonostante abbia superato il test del campione preliminare alla produzione. Quindi non è probabilmente un problema di sapore, ovvero non è che il panino non piaccia, ma non viene scelto affatto.
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Questa volta Mc Donald’s si è cimentato con una sfida forse più grande di lui. Il pubblico medio americano che mangia hamburger nel fast food non sceglie un panino vegano. Il pubblico vegano e vegetariano dal canto suo, generalmente non sceglie Mc Donald’s per mangiare. Che alla base della scelta alimentare ci siano motivi salutistici o etici, in entrambi i casi il colosso dei fast food non ricade sulle scelte primarie del pubblico vegano. Il panino Mc Plant contiene piselli, fagioli, lecitina di girasole, amido di patate, olio di cocco e polvere di melograno.