Le meduse sono in arrivo e si preparano a rendere difficile la nostra estate al mare. Negli ultimi anni le meduse sembrano essersi particolarmente diffuse anche nei nostri mari. Diverse le cause all’origine del fenomeno. In primo luogo a svolgere un ruolo non indifferente è il riscaldamento globale, conseguenza dei mutamenti climatici. L’innalzamento delle temperature del nostro pianeta non fa altro che favorire la riproduzione delle meduse, mentre la piovosità porta in mare una maggiore quantità di acqua dolce. Una modifica degli equilibri naturali, i cui effetti non tardano a manifestarsi.
Nel Mediterraneo c’è un vero e proprio allarme meduse, le quali sono in aumento. Si tratta di una delle inevitabili conseguenze dei mutamenti climatici, che hanno effetti sul sapore dei cibi e rischiano di condizionare in maniera irreversibile il nostro ecosistema. Non dobbiamo comunque dimenticare che l’aumento delle meduse è favorito anche dal fatto che sono in diminuzione le specie marine che in genere si cibano proprio delle meduse, come ad esempio le tartarughe.
I mutamenti climatici mettono a rischio il ciclo delle piante, ma a quanto pare hanno influenze determinanti sulla vita nelle acque marine. Secondo i dati forniti ci sono zone in cui le meduse si addensano in maniera particolare. Nell’Adriatico le acque più a rischio sono quelle del golfo di Venezia, mentre nel Tirreno bisognerebbe fare più attenzione nello Stretto di Messina, nella zona che va da Mondello a Ustica. A rischio anche la riviera ligure di Levante.
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