Un’azienda come Siemens che abbandona l’energia nucleare a favore delle fonti rinnovabili è una di quelle notizie che destano l’attenzione dei più: in linea con la politica energetica tedesca, il famoso colosso per voce del suo amministratore delegato annuncia il suo disimpegno verso la costruzione di centrali nucleari.
In seguito al disastro di Fukushima e al più recente incidente francese, è abbastanza chiaro perché Siemens non voglia più essere responsabile delle conseguenze provocate da drammi simili e dalle scorie nucleari: da non dimenticare, inoltre, l’impegno preso dal governo sulla produzione di energia che dovrebbe essere fornita per il 35% da fonti alternative entro il 2020. È ufficiale dunque che la Germania, anche con l’appoggio di Siemens, mira a diventare leader nell’ambito dell’energia verde, spostando interessi e investimenti soprattutto verso l’energia solare e gli impianti eolici.
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