I frutti del melograno sono rappresentanti dell’autunno e dell’inverno. Ma sai davvero quando potare la pianta per non rovinarla e anzi stimolare la produzione dei gustosi frutti?
In giardino oppure in un grande vaso sul balcone hai una bella pianta di melograni che ti sta dando tante soddisfazioni. I frutti del melograno arrivano proprio quando inizia a fare freddo, il che significa che sembra andare contro tempo rispetto a tante altre piante. E questa sua produzione di frutti in un momento in cui le altre piante andrebbero a riposo porta a non sapere bene cosa fare e come occuparsi della pianta. Tutto in realtà dipende da che cosa vuoi che il tuo melograno faccia: vuoi soltanto che sia una bella pianta dalle foglie verdi e che ogni tanto produce fiori e qualche frutto oppure hai deciso che vuoi che la produzione di melograni sia più costante? Dalla risposta a questa domanda deriva il tipo di potatura che devi fare.
Come qualunque altra pianta, anche un alberello di melograno può essere lasciato a se stesso e quindi magari accontentarsi di qualche frutto ogni tanto oppure essere un po’ più addomesticato in modo tale che la frutta prodotta non diventi solo cibo per uccellini e per insetti ma arrivi anche sulla tavola. La potatura che consente una crescita rigogliosa dei frutti e una raccolta più facile è quella che ti serve se vuoi avere i tuoi melograni a tavola con un po’ più di costanza e senza tirare a indovinare, aiutato magari da un po’ di concime e con le cure giuste come ricordato dal sito ufficiale di RHS. Per avere più frutti dovrai far sì che il melograno si trasformi effettivamente in un albero. Una cosa che, strano ma vero, la pianta tendenzialmente non fa.
Se viene lasciata a se stessa, come tante altre creature verdi, anche la pianta del melograno tende invece a creare un fitto cespuglio. Un cespuglio ornamentale ma in cui l’energia e il nutrimento che potrebbe essere utilizzato per produrre fiori e frutti si perde per esempio nei polloni (che puoi comunque usare per propagare la pianta con la tecnica della gemma dormiente), che creano però a loro volta una bella parete verde e rigogliosa. La potatura ad alberello deve prevedere quindi la rimozione di ciò che nasce dalla zona del piede della pianta per dare poi all’alberello una forma che consenta anche di raccogliere i frutti senza manovre acrobatiche. Se ti è mai capitato di vedere un frutteto vero e proprio ti sarai reso conto che gli alberi hanno tutti una conformazione bassa e soprattutto che si apre come se disegnasse una grande parentesi graffa dal tronco. Questo per garantire una raccolta più agevole ed evitare che la pianta cresca troppo in altezza sfruttando inutilmente risorse.
Tenendo presente cosa vuoi fare del tuo alberello, e immaginando che tu abbia scelto di avere qualche frutto in più, la prima cosa da fare è individuare quelli che sono i rami centrali e quelli che sono i rami laterali. Perché i frutti nascono solo sui cosiddetti rami laterali. Per garantirti una produzione di melograni più intensa dovrai quindi eliminare i rami che crescono al centro del tronco e favorire così la creazione di quella forma a parentesi. Elimina poi anche gli eventuali polloni che saranno cresciuti durante la primavera e l’estate. Perché il periodo migliore per la potatura del melograno è tra settembre e ottobre e con questa potatura garantisci alla pianta materiale verde sufficiente per continuare a espletare la fotosintesi ma incanali molto nutrimento proprio per far ingrossare i frutti e farli maturare. Alla fine del periodo della raccolta puoi eseguire un’altra potatura oppure attendere la fine dell’inverno nel momento in cui la pianta si prepara a mettere nuove foglie.
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