Il melograno è uno dei tuoi frutti preferiti ma non sai come coltivarlo? Oggi parliamo di una pianta dal sapore incredibile che è possibile coltivare in poche mosse.
Il melograno è una pianta originaria della zona compresa fra la regione dell’Iran e la catena himalayana ma sue tracce si trovano già nel Caucaso e nell’intera macchia mediterranea a partire dall’antichità. Le sue origini risalgono all’Asia sud-occidentale. Questa pianta è intrisa di simbolismo e addirittura si crede che nell’Eden vi fosse proprio un melograno e non un albero di mele come la traduzione delle scritture vuole.
Oltre alla specie Punica Granatum, esiste un’altra sola varietà di melograno dal nome Punica Protopunica o Melograno di Socrota. Esistono principalmente tre tipi di conformazione interna del seme di melograno e si manifestano per delle specifiche condizioni. Ci sono semi legnosi e piccoli, semi grandi e duri oppure, variante generalmente più apprezzata, semi dalla struttura friabile molto leggeri, quasi impercettibili.
Per coltivare una pianta di melograno e procedere, dopo averla acquistata, alla sua messa a dimora, meglio in terreno se ne disponi un piccolo appezzamento, parti dalla buca. Scava una buca nella terra profonda almeno 40 cm e larga almeno 60-70 cm. Aiutatevi con una vanga, scavate in profondità e smuovete un po’ il terreno. Una volta arrivati in profondità mettete dello stallatico sul fondo della buca.
Una miscela di olio di Neem e aglio da inserire subito dopo non potrà che svolgere una funzione insetticida e fungicida per la novella piantina le cui radici risultano molto succulente per parecchi insetti. Mettete sopra a questo strato un paio di cm di terriccio e procedete con la messa a dimora della pianta. Attenzione: non mettete le radici della pianta di melograno a contatto diretto con il concime.
Mettete a dimora la piantina e sistemate il terreno attorno a lei. Una molta piantata puoi procedere all’eliminazione del tutore che sorregge il piccolo tronco della pianta. Questa canna andrà tuttavia sostituita con un tutore più robusto, grande e resistente di modo da garantire alla pianta notevole possibilità di crescita e ancoraggio. Procedi a questo punto irrigando leggermente con dell’acqua.
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