Una nuova e bizzarra teoria arriva dalla scienza di ultima generazione che ipotizza una vita più lunga respirando meno ossigeno: vediamo di cosa si tratta
Numero atomico 8 per l’elemento chimico gassoso chiamato ossigeno (O), che è il primo del sistema periodico ed è consistente nell’universo, il più abbondante sulla crosta terrestre. Vitale per la maggior parte degli esseri viventi sulla Terra, consente la respirazione ed è presente nelle principali molecole degli organismi. E’ contenuto nell’aria e nell’acqua, in forma combinata. Considerato il carburante indispensabile per il corretto funzionamento di ogni cellula del corpo umano.
Con la pandemia abbiamo imparato l’importanza della saturazione di ossigeno nel sangue e quali siano le conseguenze di un suo calo al di sotto della soglia di rischio. Problemi respiratori o circolatori possono intervenire rapidamente, mettendo in pericolo l’incolumità della persona, che andrebbe in ipossia, cioè con poco ossigeno in circolazione nel tessuto corporeo. Eppure una ricerca di ultima generazione scientifica sembra sfatare queste ultime evidenze.
Ha dell’incredibile la ricerca effettuata dal team scientifico del Massachussets General Hospital, che ha teorizzato che si possa vivere più a lungo con una minore quantità di ossigeno, quindi vivendo in ipossia cronica. Lo studio insolito è stato condotto su gruppi di roditori da laboratorio ed ha dimostrato che quelli tenuti in ipossia cronica vivono più a lungo di quelli lasciati respirare normalmente. Dunque l’equazione che ne deriva è: meno ossigeno, vita più longeva. Ridurre l’ossigeno sembra essere una soluzione benefica per l’organismo.
I modelli sull‘invecchiamento dei mammiferi aveva dimostrato l’importanza della restrizione delle calorie per ottenere efficacemente un miglioramento netto della salute e di conseguenza un allungamento della durata della vita. La ricerca sorprendente e innovativa ha come punto di partenza la precocità dell’induzione dell’ipossia in un’età molto giovane, anche se i risultati sui topi non assicurano che la teoria sia efficace anche per gli esseri umani.
Meno calorie e meno ossigeno per vivere più a lungo. La ricetta impone restrizioni non indifferenti per ambire alla longevità, ma gli studi proseguono seguendo la linea intrapresa per raggiungere l’importante traguardo anche negli esseri umani. Da sempre infatti la scienza cerca di migliorare la qualità e la durata della vita umana, ed esistono decine di teorie differenti sui motivi dell’invecchiamento e del degrado del corpo umano. Una di queste individua proprio nell’ossigeno che respiriamo, la principale causa dell’invecchiamento, attraverso la produzione dei radicali liberi, colpevoli di danneggiare il DNA nel tempo. Quindi gli scienziati americani potrebbero aver visto giusto.
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