La menta, o mentha piperita, è una pianta appartenente alla famiglia Lamiaceae cui fanno parte diverse varietà di origine europea. Si è diffusa con rapidità in tutto il mondo ma soprattutto nelle zone a clima temperato.
Una pianta molto usata per aromatizzare cotture e piatti ma anche per la miscela di drink estivi come il mojito. Le sue foglie sprigionano un odore intenso e fresco, particolarmente usato anche per la produzione di shampoo, creme e paste dentifrice. La menta ha proprietà specifiche nel processo di digestione e per questo è spesso inserite in miscele di tè o di tisane utili a drenare il corpo o a disintossicare l’intestino. Ma tra le proprietà non bisogna dimenticare gli effetti velenosi di una particolare varietà di questa pianta.
Questa pianta aromatica compare nei vivai d’Italia nel primo periodo primaverile ed è largamente coltivata in vaso anche da principianti del giardinaggio. Di specie e di varietà ne esistono moltissime ma non tutte sono benefiche per l’uomo.
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La menta Poleggio o mentha pulegium, conosciuta anche con il termine più comune “Menta romana” è una pianta aromatica della stessa famiglia delle Lamiaceae a cui appartiene la menta classica. Se si coltiva questa specie di menta, è bene sapere che è tossica per l’uomo. L’olio essenziale della menta poleggio ha un odore forte e per questo è utilizzato nell’industria profumiera.
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A differenza delle altre specie di menta, la menta romana non presenta pericolosità al contatto. Tuttavia, se si è soliti rinfrescarsi in estate con infusi freschi di acqua e limone e menta, è bene non usare questo specifica varietà. La menta romana può essere letale per l’uomo perché è tossica e velenosa. Al suo interno presenta il pulegone e altri tipologie di chetoni che la rendono irritante in caso di indigestione. Se usata in grande quantità, la menta romana può portare a gravi patologie di tipo neurologico e danni al fegato. Se mal digerita, questa pianta può essere letale per l’uomo.
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