Quali sono le piante più utili in cucina? A rivelarlo è una classifica stellata, fatta, cioè dagli chef migliori del mondo. Informati e coltivale anche tu!
Il ruolo svolto dalle piante, che siano arbusti, erbe aromatiche o fiori, possono svolgere un ruolo importantissimo in cucina. Le piante in questione possono essere comodamente coltivate in vaso, tenute in terrazzo, giardino o balcone e sapranno in piccole quantità insaporire i tuoi piatti gourmet. Proprio queste piante non di rado finiscono nei menù di chef stellati e ristoranti a 5 stelle.
In particolare oggi parliamo di una genere di piante molto comune, resistente e conosciuto per la varietà di specie che annovera nella propria famiglia: le succulente. Ebbene sì, anche le piante grasse possono svolgere un ruolo fondamentale a livello alimentare e arricchire i piatti degli chef più esigenti. Rispetto alle erbe aromatiche queste piante sanno conferire ai vari piatti un gusto più delicato e particolare.
Che le erbe aromatiche come il prezzemolo, il basilico, il timo e la salvia siano usate in cucina non è una novità. Più raro è invece sentire che ad essere impiegate in cucina siano le piante grasse, quasi da strabuzzare gli occhi. Eppure esistono delle specifiche succulente capaci di conferire un gusto insolito e ricercato ai piatti offerti dai ristoranti stellati. Ma tutte le piante grasse vanno bene?
Ad essere commestibili sono l’acetosa sicula, il sedum spectabile, il tappeto rosa, la begonia, l’haworthia e il semprevivo. La prima specie vanta un gusto acetato e minerale; la seconda, dalle foglie molto carnose e croccanti, sa di uva fresca; la terza specie, conosciuta anche come “erba cristallina di Cooper”, ha un gusto fresco e molto minerale; la quarta specie sa di peperone verde e mela verde messi assieme; l’ultima vanta un gusto che ricorda la noce.
La consistenza e la mineralità che aggiungono al gusto dei piatti tradizionali sta spopolando fra gli chef di tutto il mondo. Frai vari gusti presentati non ci sono solo l’acetato o il sentore di uva fresca. Alcune specie, sostengono gli chef, assomigliano per consistenza e gusto a pesce, molluschi o legumi. Qualche foglia risulta perfetta per insaporire zuppe o tartare.
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