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Messico, trovato un “Blue Hole”: i dettagli della scoperta

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Anche in Messico è stata trovata una grande dolina oceanica. Di dimensioni tali da essere considerata il secondo più grande blue hole del mondo

blue hole in messico
Dolina oceanica (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Le ricerche geologiche lasciano sempre spazio alla curiosità ed allo stupore. Ciò che è nascosto sotto la superficie della crosta terrestre è affascinante quanto spaventoso. Pensare alle quantità laviche sotto ai nostri piedi può destabilizzare un po’ la certezza della vita quotidiana. Gli scienziati si stanno orientando sempre più sugli studi della profondità del Pianeta, anche grazie alle fratture dalla superficie. Che possono essere le faglie macroscopiche oppure le doline. Quelle presenti al di sotto del livello del mare vengono chiamate blue hole, letteralmente tradotto come buco blu.

Il blue hole del Messico è secondo al mondo solo dopo quello della Cina, che mostra una profondità di 300 metri. Mentre quello messicano poco meno, 274 metri. La profondità impressionante è materia di studio e di ricerca per i geologi contemporanei. Chissà quali segreti nasconde una profondità tale.

Il blue hole del Messico

Dolina oceanica (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Questa cavità sottomarina è stata una scoperta davvero eccitante per gli scienziati. È situata presso la baia di Chentumal, capitale dello stato di Quintana Roo. È stato deciso di dare a questa dolina il nome Taam ja’, che nella lingua Maya significa acqua profonda. La scoperta del secondo blue hole più profondo del pianeta è nota dal 2021, tuttavia solo ora è stata legittimata da uno studio pubblicato su una rivista scientifica. La pendenza è molto ripida, circa dell’80%, quindi quasi verticale. Dai rilevamenti è emerso che l’estensione del blue hole dovrebbe essere intorno ai 14mila metri quadrati.

Perché è importante la scoperta

Oceano (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Un pertugio di tale portata all’interno della profondità oceanica potrebbe gettare nuova luce sulla crosta terrestre, per motivi intuibili difficilmente sperimentabile. Di conseguenza potrebbero emergere anche specie marittime differenti, dato che la dolina blue hole ha senza dubbio delle caratteristiche microclimatiche molto differenti dalla superficie. Le doline si formano a causa della degradazione delle rocce, che collassano sul fondo e creano un buco profondo. La conca si manifesta in seguito alla dissoluzione del carbonato di calcio nelle rocce.

Giulia Borraccino

Sono nata e cresciuta a Roma. Laureata in Comunicazione con specializzazione in semiotica testuale, nel tempo mi sono appassionata all'approfondimento dei temi ambientalisti ed al giornalismo d'inchiesta. Amo l'arte in tutte le sue sfaccettature.

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