La Wmo (Organizzazione meteorologica internazionale) ha lanciato l’allarme sul ritorno di El Nino che potrebbe portare ad un innalzamento da record delle temperature.
Il caldo è tornato a far sentire i suoi effetti su tutto il mondo, non solo in Italia. Le ondate di calore e gli eventi meteorologici estremi, però, potrebbero essere più frequenti nel corso delle prossime settimane quando le temperature potrebbero raggiungere valori record.
Tutto questo a causa di El Nino, un fenomeno che causa il riscaldamento delle acque del dell’Oceano Pacifico Centro-Meridionale ed Orientale provocando di conseguenza l’innalzamento delle temperature a livello mondiale. A lanciare l’allarme è la Wmo (Organizzazione meteorologica internazionale) attraverso un comunicato diramato nelle scorse ore.
Meteo, l’allarme della Wmo: torna El Nino, si prevedono temperature da record
El Nino torna prepotentemente a minacciare il Pianeta. Si tratta di un fenomeno atmosferico che riscalda le acque del Pacifico provocando inevitabilmente l’innalzamento delle temperature a livello globale.
A spiegarlo è stata l’Organizzazione meteorologica internazionale Wmo, secondo la quale, il fenomeno potrebbe portare ad un’ondata di calore estremo su varie parti del Pianeta, ma anche eventi metereologici estremi. Si potrebbero, dunque, registrare temperature da record ed un’estate rovente. In alcune aree, a sud degli Stati Uniti, Asia ed Africa, potrebbero, invece, crescere le precipitazioni.
L’Organizzazione, per questa ragione, ha lanciato un appello alle istituzioni chiedendo di prepararsi ad una simile situazione mettendo in atto azioni di prevenzione ed avvisi in modo da tutelare la salute dei cittadini, ma anche le economia e l’ambiente.
Il fenomeno che si ripresenta dopo anni
El Nino, dunque, torna a farsi sentire nuovamente dopo sette anni, l’ultima volta risale al 2016. Il fenomeno atmosferico, difatti, solitamente tende a ripresentarsi ogni due o sette anni e generalmente ha una durata compresa tra i nove ed i dodici mesi. Sempre secondo le stime della Wmo, nei prossimi cinque anni la temperatura a livello globale potrebbe salire ulteriormente, per effetto di El Nino, di circa 1,5 gradi per almeno un anno. Questo, come spiega l’Organizzazione, non si traduce nel fatto che non verranno rispettati gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, ma semplicemente si tratta di un campanello d’allarme che evidenzia come non si stia agendo nel modo giusto per raggiungerli.
All’inizio del 2023 si era registrata la fine del fenomeno opposto, ossia il raffreddamento delle acque del Pacifico, ribattezzato La Nina.