Interessante novità sugli standard d’informazione proviene dal Journal Météo Climat, il programma metereologico francese
Fare informazione non significa solo dare la notizia, attraente o meno che essa sia. Significa anche focalizzare l’attenzione pubblica sulle tematiche che sono davvero importanti per la collettività. Ed il giornalista non deve essere una figura da protagonista, ma da mediatore tra l’evento ed il pubblico. E per fare ciò in maniera originale – si deve sempre fare i conti con la pigrizia atavica del pubblico – ci vuole un po’ d’ingegno, come quello che è arrivato dalla Tv francese che tratta di meteo: Journal Météo Climat.
I produttori e redattori del programma hanno pensato di completare le previsioni metereologiche con l’effetto dei cambiamenti climatici sul meteo ed in generale sull’ambiente. Come è noto, i programmi metereologici sono tra i più seguiti, e reputati autorevoli. Dunque, chi sente parlare di eventi climatici estremi, in correlazione con l’inquinamento ed il surriscaldamento globale, forse riesce a far accendere quella lampadina per cui i due fenomeni sono davvero collegati, nonostante la serrata diffusione dell’informazione negazionista sui social, che non ha presupposto scientifici alcuni.
Journal Météo Climat, la programmazione innovativa
I due canali televisivi francesi France 2 e France 3 hanno avuto l’idea. Un nuovo canale, che si occupasse interamente di previsioni metereologiche, e che raccontasse da cosa derivino gli eventi estremi come piogge torrenziali, siccità, trombe d’aria ed altro. Un modo per fare informazione ‘vera e sincera’. Cosa che manca alla maggior parte dei network ed alle riviste sia web che di carta stampata. La convinzione della necessità di un programma così articolato nasce dall’idea che non si possa più parlare di maltempo o di altri eventi climatici senza fare accenno anche minimo alle motivazioni, dato che non ne è responsabile la natura, bensì l’autosabotaggio dell’essere umano. E le politiche ed i cittadini potrebbero far molto in questo, se solo fossero davvero coscienti dell’urgenza del tema.
Il commento della televisione francese
Alexandre Kara, direttore dell’informazione del servizio pubblico France Télévisions, che ha contribuito notevolmente alla messa a punto del programma Journal Météo Climat, ha dichiarato: “Una delle mie priorità era far capire che non potevamo più fare le previsioni del tempo come abbiamo sempre fatto. È inaccettabile che ci si rallegri per i 25°C a Biarritz a febbraio, senza spiegare perché”.