Il meteorite Canyon Diablo si rivela ricco di preziosi diamanti ignoti nella composizione e nella struttura: andiamo a scoprire insieme di cosa si tratta
L’Universo che ci circonda è da sempre ricco di misteri e di sorprendenti scoperte. La conoscenza e l’osservazione degli ultimi anni si sono ampliate grazie alle nuove strumentazioni all’avanguardia che hanno permesso di studiare meglio alcuni passaggi interstellari, alcuni corpi celesti e alcune dinamiche cosmiche prima inspiegabili. La ricerca prosegue ed ogni momento è buono perché accada qualcosa di imprevisto o si venga a contatto con dati e informazioni inusuali.
Oltre ai pianeti e alle stelle gli enti spaziali stanno via via conoscendo sempre meglio altre tipologie di corpi celesti. E’ il caso degli asteroidi e dei meteoriti, oggetti dal fascino antico, ma che nascondono verità e conoscenze più attuali. Gli interrogativi sono proprio riferibili alla loro composizione e alla loro formazione e con l’innovazione tecnologia di oggi siamo in grado di approfondire tali aspetti, che possono rilevarsi di importanza non trascurabile per la vita sulla Terra come sfruttare i minerali nascosti all’interno.
I diamanti
Nel caso specifico si parla del meteorite Canyon Diablo, caduto 50mila anni fa nel cosiddetto Meteor Crater, in Arizona, al cui interno sono stati riscontrati diamanti, dalla struttura insolita e mai vista prima. Questo perché probabilmente la loro formazione è dissimile da quella dei diamanti terrestri, vale a dire attraverso processi diversi. L’ipotesi è che siano il risultato dell’onda d’urto che ha colpito il Pianeta, a seguito dello schianto sul suolo terrestre. All’esame approfondito, infatti, i diamanti sono apparsi diversi da quelli conosciuti. Presentano la stessa durezza, accompagnata però da un’inconsueta malleabilità.
Proprietà atipiche che potrebbero aprire a nuovi scenari di utilizzo, come per esempio nell’elettronica, negli abrasivi, nella tecnologia laser e nella nanomedicina. Da valutare tutto il ventaglio delle applicazioni che si configurerebbe e che darebbe nuova linfa alla ricerca tecnologica di questi settori molto importanti. Un materiale nuovo, ultra duro, ma contemporaneamente estremamente duttile, è sicuramente una grande opportunità da sfruttare a vantaggio della scienza.
La lonsdaleite
Si chiama lonsdaleite ed è un cristallo che contiene errori atomici di posizionamento. Le alterazioni hanno fatto supporre agli scienziati le condizioni relative alla pressione e alla temperatura generate al momento dell’impatto con la Terra. L’incontro tra grafene e diamante ha determinato evidenti spazi tra gli strati comportando un’anomalia. Dallo studio della straordinaria composizione del minerale è possibile trarre insegnamenti utili a formare in laboratorio, in modo controllato, nuovi elementi con importanti e utili proprietà straordinarie.
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