Un giovane influencer mette il gatto in un frullatore e lo macina, confessando tutto quanto in un video. Ma c’è tanto altro di macabro.
Mette il gatto in un frullatore e lo macina, per un qualcosa che potremmo avere visto solamente in un film dell’orrore. Gli animali purtroppo molte volte fanno da valvola di sfogo per la frustrazione e per la stupidità degli umani. Tante, troppe persone non si rendono conto del fatto di infliggere delle enormi ed atroci sofferenze ad indifesi esserini che non hanno la possibilità di potere trovare riparo da una simile crudeltà. E le forme di malvagità alle quali cani, gatti, domestici e non, ed anche altri tipi di animali, vengono sottoposti, sono delle più disparate.
Alcuni fingono di avere buone intenzioni e di mostrarsi affettuosi con l’animaletto di turno, ma questo atteggiamento di odiosa falsità serve soltanto per poterlo catturare. E poi iniziano le sevizie, che tante volte si concludono con una uccisione efferata, a sangue freddo. Ed il caso di un giovane che mette il gatto in un frullatore e lo macina lo dimostra. C’è anche un apposito video che circola su TikTok.
Come al solito i social network fanno da cassa di risonanza per qualcosa che si rivela essere tutt’altro che incline all’intelligenza, alla bontà ed alla positività. Il filmato in questione è molto inquietante, pur non mostrando alcuna traccia di gatto e di strumenti utilizzati per perpetrare una qualsivoglia forma di tortura. Il video è stato realizzato mediante l’impiego di una intelligenza artificiale ed in esso si vede una persona di giovane età, di etnia asiatica. Il viso si muove per mezzo di vistose animazioni artificiali, con uno sguardo fisso rivolto verso gli occhi di chi osserva.
Accanto a questo individuo ci sono un gatto ed un piatto ripieno di un qualcosa di indefinito. La storia sembra essere una bufala, anche se non mancano molti riferimenti a quelle che sono delle pratiche che – per quanto possano sembrare incredibili a noi occidentali – rappresentano addirittura la consuetudine altrove. La voce sostiene di essere di un influencer di nazionalità cinese. Nazione che, in fatto di diritti e di tutela degli animali, non risulta essere affatto nei primissimi posti del mondo. Basti pensare al famigerato festival di Yulin, che vede ogni anno l’uccisione di centinaia di cani allo scopo di mangiarli. Con delle vere e proprie esecuzioni violente ai danni di questi animali.
In questo caso invece prendiamo nota di quanto dichiarato da una voce palesemente robotica. La quale, tra stereotipi e riferimenti a fatti che avvengono realmente, mette in risalto tante cose che preoccupano non poco. Anzitutto la facilità con la quale contenuti così delicati possono essere trovati sui social. E poi il come faccia la mente umana a partorire delle simili perversioni. Su certi argomenti non si dovrebbe mai scherzare.
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