Una nuova tempesta a Milano ha fatto danni ingenti ma grazie ad un motivo ben specifico in una zona precisa non ha avuto la meglio.
Milano è stata investita da una tempesta immane all’incirca una settimana fa, assieme a diversi Comuni che circondano il capoluogo della Lombardia. Ovunque ci sono stati dei disastri a causa di una tromba d’aria e di grandinate violente che mai nessuno si sarebbe aspettato di vedere nel cuore dell’estate. Gli esperti hanno spiegato già a che cosa sono legati questi fenomeni estremi e per quale motivo mostrino la tendenza a colpire in particolar modo la Pianura Padana. I nubifragi recenti hanno abbattuto diversi alberi costringendo i vigili del fuoco a fare gli straordinari.
Assieme ai pompieri si sono dovuti fare in quattro anche gli agenti della polizia locale ed i volontari della protezione civile. Molte zone di Milano hanno subito delle interruzioni importanti in conseguenza della tempesta straordinaria che ha fatto venire già dal cielo dei chicchi di grandine grossi come delle palline da tennis. C’è però una buona notizia in tutto ciò. E cioè che in via Mac Mahon tutti gli alberi presenti non hanno avuto nessun contraccolpo. Meno male perché si tratta di arbusti di grosse dimensioni ed il loro crollo avrebbe potuto portare al sorgere di guai grossi.
Come hanno fatto questi alberi a restare ben saldi al loro posto? Si tratta di olmi che sono stati tutti quanti sottoposti a pulling test per saggiarne la solidità e la stabilità. Giusto qualche anno fa si sono svolti questi rilevamenti che sono andati tutti quanti bene. Questi controlli erano stati compiuti per analizzare lo stato delle radici, che stavano creando dei problemi ai tram che transitano a tutt’oggi in zona e per i quali gli autisti dei mezzi pubblici avevano chiesto l’abbattimento. Cosa alla quale si erano opposti i residenti locali.
Erano stati eradicati solamente 29 olmi rispetto al piano iniziale di 174 e si era trattato di quelli messi peggio e che avevano manifestato il rischio di crolli in caso di maltempo. Per una soluzione anche più economica rispetto all’abbattere tutti quanti gli alberi per rimpiazzarli con altri nuovi. Questo aveva consentito al Comune di Milano di evitare una spesa di almeno quattro milioni di euro e di procedere con i test di controllo alle radici degli alberi rimasti in piedi. Cosa che pure ha contribuito ad abbattere i costi.
Dal 2016 via Mac Mahon annovera una linea tramviaria rifatta, olmi perfettamente stabili nonostante la loro presenza sia storica e la piena soddisfazione di tutti. Ci sono diversi precedenti da allora che riferiscono di una tempesta a Milano, di una tromba d’aria e di maltempo che ha sferzato tutto e tutti. Però in quella strada non è mai successo niente, nonostante la via sia alquanto stretta e le raffiche di vento soffino quindi con una concentrazione maggiore in un simile corridoio.
Ma non dappertutto avviene questo e purtroppo, con gli effetti nefasti apportati dal cambiamento climatico, aumenteranno sempre di più i rischi nelle aree urbane. E non solo per il crollo di alberi e strutture a causa del maltempo ma anche per alluvioni ed allagamenti, come accaduto in Emilia-Romagna nel mese di maggio del 2023. Senza considerare anche gli effetti opposti legati al caldo record ed alla siccità.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…