A Milano è in corso una protesta da parte degli studenti universitari contro il costo degli affitti nel capoluogo lombardo che è arrivato alle stelle.
Affitti sempre in aumento nel nostro Paese, una problematica che affligge maggiormente lavoratori e studenti fuorisede. Proprio contro il caro affitti hanno protestato gli studenti di Milano in questi giorni.
La mobilitazione è scattata dopo che una 22enne ha deciso di accamparsi in tenda davanti al Politecnico, ad appoggiarla poi tanti altri colleghi e la stessa rettrice. Gli studenti lamentano, oltre ai prezzi per camere o appartamenti, anche i pochi aiuti pubblici e le condizioni degli alloggi.
Una vera e propria mobilitazione per protestare contro il caro affitti, quella che si sta tenendo in questi giorni a Milano. Tutto è partito quando una studentessa di 22 anni, Ilaria Lumera, si è accampata in tenda davanti al Politecnico, in piazza Leonardo da Vinci.
Dopo la scelta della giovane studentessa di Ingegneria, riporta la redazione di Open, molti colleghi si sono uniti alla battaglia considerati non solo i prezzi degli affitti nel capoluogo lombardo, ma anche delle condizioni degli alloggi e gli scarsi aiuti da parte delle istuituzioni. Davanti la sede dell’ateneo è arrivata anche la rettrice Donatella Sciuto che ha deciso di appoggiare gli studenti.
Milano, secondo gli ultimi dati, è una delle città italiane dove i canoni sono tra i più alti: si va dai 600 ai 1000 euro. Per una stanza singola sarebbero necessari in media 620 euro, quando la media sull’intero territorio nazionale è di poco meno di 440 euro. Cifre che hanno costretto studenti e lavoratori a fare la vita da pendolari decidendo di prendere un alloggio nei comuni limitrofi.
Una situazione sicuramente che ha richiamato l’attenzione considerato che il capoluogo lombardo rappresenta la città italiana con il maggiore numero di studenti fuorisede.
Dopo le proteste, è intervenuto il Ministero dell’Università e della Ricerca che, attraverso un comunicato, riporta Open, ha spiegato come nell’ultima Legge di Bilancio sia stato inserito un rifinanziamento del Fondo della legge 338 di 400 milioni di euro complessivi che porterebbe alla creazione di 14mila nuovi posti letto per gli studenti. A questo si aggiungono i circa 960 milioni di euro del Pnrr (Piano nazionale ripresa resilienza) sempre per la realizzazione di nuovi posti letto e 500 milioni, nella Legge di Bilancio, di per aumentare le borse di studio.
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