Molte donne ieri hanno ricevuto delle mimose, cosa farne ora del ramo se non seccarlo oppure far crescere una pianta in vaso? Vediamo come fare.
Ieri 8 marzo di è celebrata la festa della Donna istituita durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca del 1921. Abbiamo già raccontato come la storia di questo fiore sia collegato alla ricorrenza per via di un’ide proposta alla camera costituente italiana nel 1946 dalla partigiane comuniste Teresa Noce, Teresa Mattei e Rita Montagnana. Questo fiore era il simbolo più puro che poteva rappresentare il gentil sesso, economico, ma vivace, stagionale e facilmente reperibile in campagna.
Per la festività di ieri sono stati forse milioni i mazzi di mimose regalate dagli uomini alle donne o dalle donne alle altre donne come simbolo di libertà e lotta di genere che non si blocca mai nonostante il passare degli anni. Ogni anno però questo bel fiore finisce per appassire dentro il vaso del soggiorno o dell’ufficio, sprecando la sua inestimabile bellezza che resta così intatta solo per pochi giorni.
Quest’anno non gettare le mimose, ti spieghiamo il perchè
Le alternative sono due: o si secca il ramo mettendolo prima a testa in giù e poi inserendolo all’interno di un libro che viene pressato con del peso, oppure si può dar vita ad una piantina di mimosa in vaso (poi da trapiantare a terra) che crescerà e fiorirà ogni anno. Vediamo come creare una piantina partendo quindi dal ramo reciso della mimosa ricevuta ieri in dono.
La mimosa infatti si riproduce anche per talea, ovvero a partire da un ramo reciso della pianta e trapiantato in un vaso dove svilupperà l’apparato radicale per ancorarsi al suolo e crescere vigorosa e sana. Serve avere un rametto però di almeno 15 cm di lunghezza e non più piccolo, per evitare che questo una volta interrato non perda di forza necessaria per svilupparsi nei mesi successivi.
Come creare una nuova piantina a partire dal ramo
Il consiglio è sempre quello di partire da un vaso e non direttamente dalla terra in giardino, questo vi consentirà di avere un maggior controllo sulla piantina in fase di crescita. All’interno del vaso di terracotta o ceramica (almeno 50 cm di diametro) inserite un mix di terra con sabbia, torba e perlite e sabbia ricco di nutrienti per la pianta. Eliminate le foglie più basse del ramo ed inseritelo nel terreno fino al primo nodo fogliare, compattarlo bene e innaffiare la terra poco solo una volta la settimana. Riporre il vaso in un luogo asciutto ma senza la luce diretta del sole. Dopo 3 mesi la talea dovrebbe essere sufficientemente sviluppata nel suo apparato radicale da poter essere trapiantata a terra.