Alcune recenti rilevazioni della NASA hanno evidenziato una probabilità di pioggia di asteroidi tre volte superiore a quanto si pensasse in precedenza, rendendo l’idea della fine del mondo altrettanto più probabile.
La NASA ha da poco reso note alcune recenti ipotesi riguardanti le piogge di asteroidi, prendendo in considerazione i crateri da impatto che si trovano sparsi in tutto il mondo. A condurre il nuovo studio è stato lo scienziato James Garvin, capo del Goddard Space Flight Centre della NASA. La sua ipotesi è che i crateri da impatto di asteroide siano stati generalmente sottodimensionati nel corso degli anni in cui sono stati studiati.
Secondo lo scienziato, infatti, in particolare i crateri più grandi avrebbero avuto maggiore probabilità di essere erosi dagli agenti atmosferici, a differenza di quanto succede ad esempio su Marte. Ciò avrebbe portato a calcoli sbagliati anche rispetto alla dimensione dell’asteroide impattante, che quindi sarebbe stato molto più grande di quanto stabilito in precedenza.
In conseguenza da ciò vanno dunque rivalutati numerosi aspetti: innanzitutto l’impatto sul pianeta di tali piogge di asteroidi, che potrebbero spazzar via una parte dell’atmosfera ponendo fine al mondo come lo conosciamo. Non si tratterebbe di eventi catastrofici come quello che portò all’estinzione dei dinosauri, ma comunque rivoluzionanti per la Terra.
In secondo luogo, se la maggior parte dei crateri si rivelasse effettivamente sottodimensionata, ciò significherebbe che nel corso dei millenni gli asteroidi che hanno devastato il pianeta sono stati molti di più del previsto. E che anche in futuro tale numero potrebbe essere maggiore di quanto ipotizzato ad oggi, almeno tre volte superiore.
Sebbene Garvin abbia dichiarato che la strada da percorrere per arrivare a una risposta certa per il suo studio sia ancora molto lunga, la sua ipotesi ha sollevato la necessità di rivalutare quanto abbiamo sempre creduto vero fino a oggi sui crateri da impatto di asteroidi.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…