Il mirto è uno dei liquori più apprezzati nel nostro Paese e realizzarlo in casa in realtà non è neanche così difficile come pensi. Ecco tutto quello che devi sapere e ciò di cui ti devi dotare per dare vita al tuo distillato
I liquori fatti in casa sono una delle tradizioni che tante famiglie tramandano da una generazione all’altra. Tutta Italia è costellata non solo di ricette di piatti gustosi che affondano le proprie radici nel passato ma anche di ricette di liquori, distillati e digestivi che sono una delle memorie più resistenti della antica cultura locale.
Perché è particolarmente affascinante notare come, se anche esistono ricette canonizzate, in realtà le zone di produzione dei vari liquori custodiscono una miriade di varianti che contribuiscono proprio a creare quel substrato culturale di cui il nostro Paese è così ricco. Tra i tanti liquori prodotti in Italia ce n’è uno che racconta al mondo in particolare la Sardegna. E questo liquore è ovviamente il mirto. Viene prodotto a partire dalle bacche della pianta che porta lo stesso nome del liquore. Se vuoi provare a farlo a casa Ecco di che cosa hai bisogno.
La ricetta del mirto ideale
Come succede per molte ricette di liquori che hanno come origine un frutto buona parte del lavoro consiste nel raccogliere la materia prima, o comunque rintracciarla, e poi aspettare. Perché i liquori sono frutto di ricette in cui un ingrediente non viene quasi mai citato ma è fondamentale: il tempo. Perché i liquori prodotti artigianalmente siano al loro meglio occorre infatti sempre aspettare che l’alcol e la frutta si incontrino per un tempo sufficiente a consentire all’alcol di estrapolare dalla frutta tutti i sapori, gli odori e anche le proprietà digestive.
Per quello che riguarda il mirto hai bisogno di un litro di alcool puro alimentare a 90 gradi, un litro di acqua, e poi 600 g di bacche di mirto e altri 600 g di zucchero semolato bianco. Il primo passaggio è quello di lavare i frutti del mirto e, una volta asciugati, metterli in un recipiente con l’alcool. A differenza di altri liquori , il mirto deve riposare al buio e al fresco e non sotto il sole. Trascorsi 40 giorni, la frutta va strizzata e il liquido di alcool e succo passato con un colino. Per completare il liquore occorre preparare uno sciroppo di acqua e zucchero, facendo scaldare l’acqua e poi sciogliendo lo zucchero. Quando lo sciroppo si è raffreddato si aggiunge il liquido prodotto dal mirto in alcool e poi va imbottigliato. Il consumo può avvenire dopo un paio di mesi.
Come riconoscere il mirto? Dove e quando raccogliere i frutti?
Tante volte i liquori, come per esempio nel caso del nocino, sono liquori che si producono in estate per l’inverno perché l’estate è il momento in cui buona parte della frutta dà il meglio di sé. Ma il mirto è diverso. Perché le bacche del mirto vanno raccolte solo dopo che arriva il freddo. Le bacche vanno quindi raccolte solo dopo il mese di novembre ma prima della fine di gennaio. I frutti migliori sono quelli completamente neri, perché hanno raggiunto la loro maturazione.