Conoscere le caratteristiche dell’ambiente in cui si abita o si lavora e dello spazio esterno è molto importante per vivere al meglio. Lo strumento che si impiega per valutare il tasso di acqua nell’aria si chiama igrometro, informarsi sul suo funzionamento consente di scegliere il prodotto migliore, in relazione alle proprie esigenze.
L’igrometro è un dispositivo tecnico progettato per la misurazione dell’umidità relativa dell’aria. Per assicurarsi di acquistare un articolo di qualità, si consiglia di rivolgersi a portali specializzati come, ad esempio, Rs Components online, punto di riferimento nella fornitura di strumenti e accessori altamente funzionali da impiegare in diversi settori. Fare un giro sull’e-commerce, leggere le caratteristiche della merce e processare l’ordine è molto semplice, inoltre, ci si può dedicare allo shopping dove e quando si vuole, vedendosi recapitare la merce direttamente all’indirizzo fornito.
Valutare l’umidità permette di comprendere come cambia il tempo atmosferico, ad esempio se l’aria è già satura di acqua e questa aumenta ulteriormente si scatenano le piogge, inoltre in estate, quando le temperature sono al di sopra dei 30°C, un tasso di umidità elevato fa soffrire maggiormente il corpo, lo stesso discorso si può fare nelle stagioni fredde: più è alto tale parametro e più il gelo si avvertirà in maniera più intensa. Negli ambienti chiusi, invece, la presenza dell’umidità è fondamentale per evitare che la pelle e le mucose si secchino, ecco perché, spesso, vicino ai caloriferi si mettono degli umidificatori. All’opposto se questa è eccessiva si sviluppano i microorganismi e c’è la formazione di muffa.
Il primo igrometro prodotto è stato quello a capello che al suo interno, appunto, aveva un capello umano, una struttura in grado di modificare la sua lunghezza in conseguenza della variazione dell’umidità. Questo, però, non è molto preciso quindi con il tempo si è abbandonato e, attualmente, viene usato solo per scopi didattici o per curiosità. Un altro modello è quello a condensazione costituito da una scatola con le pareti a specchio, che consentono di vedere, tramite l’appannamento delle stesse, quando la temperatura diminuisce. Al suo interno è presente un contenitore con dell’etere, quest’ultimo, in seguito all’introduzione dell’aria, evapora determinando un raffreddamento del sistema. Confrontando la temperatura raggiunta con quella esterna e usando delle tabelle si può determinare l’umidità relativa dell’aria. Tale dispositivo, come il precedente, non è particolarmente utilizzato al giorno d’oggi in quanto è poco accurato.
Un altro sistema usato per misurare l’umidità è l’igrometro di Assman o a bulbo umido in quanto il termometro è messo in contatto con uno straccio bagnato, il valore fornito da questo si confronta con quello dato da un altro strumento accostato all’aria ambientale. Il dispositivo sfrutta l’evaporazione naturale dell’acqua e, usando specifiche formule, si può ottenere il valore di umidità.
L’ultimo igrometro presente sul mercato è quello elettronico che impiega dei sensori allo stato solido che riescono a modificare le proprie caratteristiche elettriche in relazione all’umidità dell’aria, tali variazioni consentono di fare la rilevazione. Si tratta di uno strumento preciso, sensibile e compatto, che si può usare per vari settori.
Per impiegare l’igrometro al meglio occorre porlo nella giusta area della casa o all’esterno: deve essere sistemato in un luogo dove riceve aria da tutte le direzioni un po’ rialzato da terra, si parla di circa 1,5 metri.
Per ottenere un dato veritiero inoltre, occorre attendere qualche minuto o, in alternativa, leggere varie volte al giorno i parametri forniti per capire come si modifica l’umidità. Seguendo queste piccole accortezze si possono ottenere misurazioni valide anche impiegando strumenti basilari.
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