Mobilità: arriva il car sharing privato

car sharing privato
Gli interventi di mobilità sostenibile prendono sempre più piede e dagli States arriva la notizia del car sharing privato, un modo di guadagnare qualche soldino in più e allo stesso tempo permette di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, riducendo le emissioni di co2.
“Get around” sfrutta le caratteristiche ecosostenibili su cui si basa il car sharing, con la differenza che l’auto che si condivide è la nostra! Esatto, la novità di questo progetto sostenibile sta proprio nel fatto che siamo noi che mettiamo a disposizione la nostra auto quando non la utilizziamo.
 
Gli studi che supportano l’iniziativa dimostrano che attraverso “Get Around” si abbattono le emissioni di co2 del 40%. Come funziona? È molto semplice, dopo aver effettuato l’iscrizione al sito, basta parcheggiare la nostra auto in un parcheggio destinato all’iniziativa e comunicare in quale periodo della giornata la macchina è a disposizione degli altri utenti i quali, dopo aver pagato una quota d’affitto solo liberi di utilizzare la nostra vettura. Un nuovo concetto di mobilità sostenibile basato sul presupposto che molte auto non vengono usate durante il giorno ma solo per recarsi sul posto di lavoro per poi riutilizzarle per ritornare a casa, lasciandole inutilizzate per buona parte della giornata.
 
Un modo di vivere più ecologico che deve fare i conti con la diffidenza della gente, quanti di noi lascerebbero la propria auto in mano a degli sconosciuti? Certo “GetAround” è assicurata per ogni evenienza ma a volte non basta; è per questo che gli ideatori cercano di attirare utenti puntando molto sull’aspetto economico della faccenda, i guadagni possono arrivare fino a 350 dollari/settimana per un noleggio complessivo di 15 ore. Vedremo se il progetto prenderà quota e riuscirà ad abbattere il muro di diffidenza.

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