I principali operatori nel settore dell’aviazione civile aerea si stanno dando da fare per favorire una adeguata “migrazione” verso l’utilizzo di nuovi carburanti ecologici. La determinante alla base di questa ragione sembra essere fondamentalmente di natura economica, visto e considerato che per il prossimo futuro a breve e medio termine è previsto un significativo incremento dei carburanti tradizionali e, di conseguenza, del costo dei singoli voli.
Ad attivarsi in prima persona nei confronti del settore dei carburanti alternativi è stata ancora una volta la Boeing, una delle compagnie più importanti del mondo nel comparto, che si è fatta portavoce del lancio di una nuova iniziativa, il consorzio SBC (Sustainable Biomass Consortium), che tenterà di migliorare l’approccio normativo e infrastrutturale per l’uso dei biocarburanti.
L’obiettivo è infatti quello di incrementare la forza contrattuale delle compagnie aeree nei confronti dei legislatori, facendo pressioni affinchè possano essere oggetto di accellerazione le procedure per il riconoscimento e la certificazione dei biocarburanti per uso commerciale.
Come sopra ricordato, la causa fondamentale che sta spingendo le società del settore ad accorciare i tempi nei confronti di un più intensivo utilizzo dei biocarburanti sembra essere la questione economica.
Tuttavia, sottolinea la stessa Boeing, le pressioni ambientali e sociali per il settore dell’aviazione sono talmente elevate da aver creato terreno fertile per la predisposizione del passaggio.
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