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New York segna la sua svolta green: dal 2018 saranno in circolazione solo auto elettriche come taxi. Il Comune ha infatti deciso di affidarsi alla Nissan per la realizzazione di taxi completamente ecologico. È questa l’arma che l’ente pubblico vuole utilizzare per ridurre l’inquinamento ambientale nella città e per abbassare l’impatto ambientale, questioni annose che da sempre pesano su una delle più importanti città americane. Si è svolta lo scorso 3 aprile la presentazione ufficiale dei nuovi taxi ai cittadini, presentazione curata dallo stesso Michael Bloomberg in persona.
I taxi circoleranno nelle strade newyorkesi da fine 2013, ma si potrà vederli in anteprima dal 6 al 15 aprile in esposizione all’International Auto Show di New York. Il progetto risulta essere estremamente ambizioso dato che si prevede che dal 2018 dovrebbero esserci in giro per la città solo ed esclusivamente taxi alimentati con motore elettrico.
L’innovazione però non riguarda solo l’alimentazione della vettura, bensì anche i rivestimenti delle sedute (che non saranno più in pelle) e l’utilizzo della tecnologia, dato che ogni auto avrà la connessione internet WiFi e porte usb grazie alle quali ricaricare i propri dispositivi elettronici, mentre si aspetta che il semaforo diventi verde o si è bloccato in un ingorgo metropolitano.
L’auto scelta per lo sviluppo del progetto dal Comune di New York è la Nissan NV200, una monovolume dai consumi estremamente ridotti con porte facili e leggere da aprire, un gradino per facilitare la discesa e l’entrata, luci per la lettura e un sistema di segnalazione circa lo stato del taxi (se libero oppure occupato), senza considerare l’ampio bagagliaio e -soprattutto- la fornitura di alcune dotazioni speciali per facilitare l’accesso alle persone con handicap. Per facilitare ulteriormente la vita ai passeggeri, inoltre, saranno loro stessi a regolare l’aria condizionata, sperando che siano così attenti com’è l’amministrazione pubblica nella riduzione delle emissioni di co2.
A leggere di questa evoluzione sui taxi di New York viene da chiedersi perché per noi in Italia, in città spesso così impegnative a livello di mobilità come Roma o Milano, non possiamo adottare soluzioni simili. Faremo il bene di tutti: dei passeggeri, dei tassisti che potrebbero svolgere meglio il loro lavoro, con uno sguardo importante alla tutela ambientale.
photo: lapresse
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