Le auto elettriche come strumento di mobilità sostenibile? Se ne è parlato più volte, ora lo si fa seriamente. A Milano un convegno dedicato per approfondire il tema e scoprire come le fonti rinnovabili possono aiutarti a vivere meglio il tema dei trasporti. Qualche dato ci è indispensabile per approfondire l’argomento: se entro il 2020 la popolazione italiana avesse un’auto elettrica ogni 5 tradizionali, avremmo un risparmio in carburante di 5 miliardi di litri, e se al posto delle centraline ci fossero le fonti alternative ad alimentarle avremmo eliminato 6 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra. Cifre non indifferenti, che spiegano l’importanza del progetto e la necessità di parlarne. Come rendere tutto ciò concreto?
Anche questa volta è indispensabile il supporto di scelte di politiche locali e non solo, con incentivi all’acquisto e un programma dedito allo sviluppo di infrastrutture. Il 2012 -da questo punto di vista- si preannuncia come il momento decisivo per il mercato delle auto elettriche. Sono tre i fattori principali che potrebbero coniugarne l’incremento: il costo della benzina -ormai sempre più proibitivo-, la necessità di diminuire le polveri sottili -pena sanzioni da parte dell’Unione Europea– e le scelte di amministrazione locale che impongono centri urbani a targhe alterne o con forti limitazioni del traffico -c’è da dire, inoltre, che le auto elettriche rendono al meglio proprio per i movimenti nelle strade di città-.
Tutto facile, direte voi? Nient’affatto. Il quadro attuale è più incerto che mai: solo qualche giorno fa anche in Canada si è tenuto un incontro sul tema, prospettando per il 2050 uno scenario così vago che passa dal totale insuccesso al completo monopolio del mercato. Perché tanto divario? Tutto dipende dal sistema Paese, dalle sua capacità propositive e ricettive, oltre che dalla riconversione del settore industriale in termini di sviluppo sostenibile. E anche dalla capacità innovativa di chi progetta le auto elettriche: nonostante il basso impatto ambientale e la possibilità di ammortizzare l’investimento, resta il fatto che per un comune cittadino scegliere un’auto elettrica costa di più e garantisce una prestazione inferiore rispetto a quella di un motore a scoppio.
Fonte: comunicato Asso Energie Future
photo: JaneStarz
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