Solo che l’esperimento per ora è terminato. Le associazioni chiedono che venga ripristinato, e tutto il mondo dovrebbe guardare a quest’esperimento
La mobilità sostenibile non deve essere un concetto utilizzato esclusivamente dalle aziende di produzione automobilstica per vendere di più ed a costi più alti. La sostenibilità in generale è un concetto complesso, che implica anche la capacità individuale di “sostenere” le spese di un’auto elettrca o ibrida. E come si sa, gli incentivi pubblici non coprono minimamente le richieste. Il problema fondamentale della mobilità sostenibile è l’utilizzo stesso dell’auto, che andrebbe ridotto drasticamente o abolito. Ne è dimostrazione pratica il primo lockdown, dove nel giro di pochissimo tempo l’aria si è rigenerata abbattendo la Co2 nell’atmosfera.
Le aree metropolitane non sempre offrono servizi pubblici adeguati allo scopo. Tuttavia almeno in Italia esiste un attaccamento per il veicolo privato che è controproducente a fini economici ed ambientali. Ma dove inizia il circolo vizioso? Gli italiani prediligono la macchina perché i mezzi pubblici sono costosi e non funzionano a dovere oppure il contrario? In Germania, durante i mesi estivi del 2022 è stato portato avanti un esperimento che ha anche dell’antropologico. Abbonamento mensile ai mezzi pubblici al prezzo calmierato di 9 euro.
Germania, le conseguenze della mobilità sostenibile
E questo esperimento rispecchia appieno l’idea della mobilità sostenibile. Sostenibile non solo perché spostandosi con i mezzi pubblici si fa un favore all’ambiente, ma anche economicamente. Il risultato dei tre mesi di esperimento su tutto il territorio nazionale è che sono stati risparmiati 1,8 i milioni di tonnellate di CO2. Gli abbonamenti dei mezzi pubblici a 9 euro al mese hanno ottenuto un successo tale che da quando l’iniziativa, pensata per i soli 3 mesi estivi, è stata rimossa, le associazioni ambientaliste hanno protestato. La richiesta è di estendere questo programma rivolto ai cittadini tedeschi in maniera permanente, soprattutto perché i risultati ci sono stati.
Per contrastare la crisi energetica, economica ed ambientale, con 9 euro al mese i cittadini tedeschi per tre mesi hanno potuto usare indifferentemente treni locali e nazionali, autobus, metro e tram. I risultati sono che sono nel mese di agosto “il 17% degli abbonati ha preferito i mezzi pubblici rispetto alla propria automobile e un utente su dieci ha incominciato a sostituire almeno un tragitto quotidiano in auto con il trasporto pubblico”, come afferma l’associazione delle aziende dei trasporti tedesche.
E questo ha avuto un impatto non indifferente sulla quantità di Co2 prodotta quotidianamente nell’aria. Dai sondaggi emerge che oltre il 20 per cento delle persone che ha acquistato l’abbonamento ed utilizzato i mezzi pubblici in sostituzione del veicolo a motore, in precedenza utilizzava il trasporto pubblico solo occasionalmente. Questa è la dimostrazione di come basti davvero poco per incrementare i comportamenti virtuosi. Certo, le casse pubbliche ne potrebbero risentire a lungo termine, ma anche qui entra in gioco la sostenibilità, e sul piatto della bilancia devono essere messi i profitti e l’ambiente.
VdV continua: “Il 52% degli abbonati ha utilizzato il biglietto per gli spostamenti quotidiani (commissioni, visite mediche, acquisti, ecc.), il 40% per le visite a parenti e amici e il 37% per il lavoro. Seguono le escursioni e gli spostamenti in città, rispettivamente con il 33 e il 32%”. Il successo dell’iniziativa, modello assolutamente esportabile, è stato maggiore nelle aree metropolitane. Purtroppo in quelle rurali, dove il servizio pubblico è meno rispondente alle esigenze dei cittadini i numeri hanno abbassato non di poco le statistiche complessive. Ma anche a questo si può pensare. Basta avere un po’ di fiducia e di attenzione verso il futuro.