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Sostituire la pelle con materiali ecosostenibili per creare scarpe, borse e accessori, mantenendo delle linee di design? Se vi sembra impossibile, abbiamo incontrato alla manifestazione So critical so fashion 2012 un progetto davvero interessante: Ligneah. “Siamo partiti dall’idea di sostituire la pelle animale con un materiale naturale. Dopo un anno e mezzo di ricerca, siamo giunti alla conclusione di utilizzare il legno” ci spiega Marcello Antonelli, l’amministratore di My Mantra srl, che circa un anno fa ha fatto richiesta di brevetto per la loro particolare tecnica di lavorazione. Scopriamo insieme più da vicino di che cosa si tratta e per avere un’idea d’insieme del lavoro, potete guardare la fotogallery allegata o il video della nostra intervista.
“Il legno viene trattato rendendolo più malleabile con un’umidificazione, poi vengono fatti altri trattamenti con l’utilizzo del laser, che va ad individuare le parti del legno che sono più dure e le diversifica da quelle meno dure – ci racconta Antonelli – Alla fine si va a incidere la fibra del legno che ormai al tatto è morbido e simile alla pelle”. Come potete notare però, le creazioni di Ligneah non sono tutte dello stesso marrone tipico del legno: le colorazioni sono naturali? “Sono tutte naturali ad acqua per far rimanere tale la trama del legno, mettendola in evidenza grazie a tonalità anche accese, che ci hanno permesso di creare una linea con un appeal visivo”. Frassino, betulla e noce diventano così borse, portafogli, porta cellulare, agende, sandali o scarpe col tacco.
Il materiale di Ligneah è altamente innovativo ma sarebbe inutile senza un vero studio di design che renda il tutto anche bello da vedere e indossare. In questo lavoro è stato fondamentale il contributo della figlia di Marcello, Marta Antonelli, 26 anni, stilista di accessori di moda, laureata allo IED: “È lei che ha studiato tutta la collezione, adeguando il concetto di style al legno”.
Una domanda però sorge spontanea: tutto questo legno, da dove viene? Il materiale scelto proviene da fornitori in possesso della certificazione FSC (Forest Stewardship Council), che garantisce il rispetto di rigorosi standard anche sociali ed economici. Il progetto non è solo green in sé: alle spalle dell’idea di My Mantra viene fatta molta attenzione alla sostenibilità ambientale dell’iniziativa, cercando di preservare una preziosa risorsa, ovvero gli alberi, in collaborazione con l’associazione Tree Nation: “Per ogni oggetto che viene comprato, noi c’impegniamo a piantare un albero in una zona a rischio deforestazione, per cui, considerando che con un albero si producono circa 400 prodotti, mediamente con uno ne vengono ripiantati 400”.
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