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Moda ecosostenibile: i brand più virtuosi da conoscere

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La moda ecosostenibile è ormai realtà. Molti grandi marchi della moda mondiale stanno lanciando con sempre maggiore decisione delle linee di abiti e accessori completamente greenLa moda, anche se potrebbe non sembrare così, è pur sempre un’industria e, pertanto, è fonte di inquinamento. Dalla produzione dei capi, ai materiali utilizzati fino alla distribuzione e alla gestione dei punti vendita, sono molte le fasi del processo produttivo che possono essere migliorate e rese maggiormente sostenibili. Negli ultimi anni tutto questo sta finalmente avvenendo.

Join Life di Inditex: i Brand sostenibili

Moda sostenibile: filiera Inditex
Foto Wateractionplan

La multinazionale spagnola Inditex, cui fanno capo numerosi marchi importanti come Zara, Bershka, Pull & Bear e Massimo Dutti, ha lanciato già dal 2015 la linea Join Life. I prodotti Join Life, che al momento costituiscono circa il 25% della produzione di queste aziende, sono una perfetta espressione di ciò che significa moda ecosostenibile. Anche H&M è da anni in campo contro gli sprechi e l’inquinamento. L’azienda svedese ha infatti lanciato già dal 2011 la linea Conscious, interamente eco-sostenibile, che però sta prendendo finalmente piede solo negli ultimi anni.

I materiali della moda ecosostenibile

Il principale obiettivo delle linee di moda ecosostenibile è quello di utilizzare materiali innovativi ed eco-friendly. Uno dei materiali cardine nell’abbigliamento è senza dubbio il cotone. Tuttavia questa fibra per crescere richiede l’uso di moltissima acqua e trattamenti particolari. Per questo motivo le aziende stanno puntando sull’utilizzo di cotone organico e cotone riciclato.

Il cotone organico è coltivato senza fertilizzanti e pesticidi chimici mentre quello riciclato proviene dal riutilizzo di fibre di scarto o di abiti dismessi, proprio come abbiamo visto tempo fa con la stilista italiana Luisa Cevese che utilizza scarti industriali per i suoi tessuti.

Entrambi i materiali, sia il cotone organico che quello riciclato, permettono di diminuire l’utilizzo di acqua fino al 90%. Un altro materiale innovativo, almeno nel campo della moda, è il poliestere riciclato. Questo è molto più sostenibile del poliestere vergine e viene ricavato da plastiche di scarto, tra cui bottiglie, diminuendo così l’inquinamento. Infine si sta puntando moltissimo sulle fibre derivate dal legno, la più importante delle quali è sicuramente il Lyocell (conosciuto anche come Tencel). Questa fibra si ricava dal legno di eucalipto, proveniente esclusivamente da foreste gestite appositamente ed in maniera sostenibile. La produzione del Lyocell richiede soltanto un solvente chimico non tossico, riducendo quindi l’impatto ambientale, ed è al 100% biodegradabile, permettendo uno smaltimento molto più veloce e meno inquinante rispetto a tutte le altre fibre usate nel settore tessile.

Moda: le iniziative virtuose

Come detto i materiali non sono l’unico aspetto della filiera produttiva su cui si può intervenire per rendere la moda ecosostenibile. I brand green che stanno attuando questa politica stanno infatti lavorando anche su altri fattori. Ad esempio a breve le aziende del gruppo Inditex elimineranno tutta la plastica monouso dai propri negozi, usando solo buste in carta riciclata. Lo stesso vale per le scatole usate per le spedizioni dei negozi online che saranno a breve costituite al 100% di cartone riciclato. Inoltre sono stati già istituiti dei punti di raccolta di vestiti dismessi in moltissimi punti vendita, soprattutto in Spagna. Ciò permetterà il riciclo degli abiti nell’idea ormai sempre più attuale di economia circolare. Sembra che finalmente anche la moda stia passando dalla parte del Mondo. La speranza è che le linee di prodotti ecosostenibili diventino presto la normalità e che molte altre aziende seguano questo percorso virtuoso, proprio come è avvenuto al brand italiano WRAD per la realizzazione delle t-shirt della linea Graphi-Tee, realizzata interamente senza l’utilizzo di tinture chimiche per colorare i tessuti.

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Valerio Malfatto

Valerio Malfatto, nato a Roma il 6 settembre 1995 e diplomato al Liceo Classico statale Luciano Manara. Laureato in Ingegneria Chimica all’Università La Sapienza di Roma e attualmente studente di Ingegneria dei Materiali presso l’Università degli Studi di Padova. Le sue più grandi passioni sono lo sport, in particolare il calcio, e l’ecologia.

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