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Moda responsabile: può diventare realtà?

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La moda responsabile può essere davvero il futuro dell’abbigliamento, prendendo il posto del fast fashion? Scopriamo maggiori dettagli di questo filone consapevole del comparto moda e le sue ultime novità.

Moda in armonia con la natura: il futuro del fashion
Moda in armonia con la natura (Unsplah)- Ecoo.it

Un approccio virtuoso alla produzione e all’uso dei nostri vestiti. Questa è l’essenza della moda responsabile, un filone che guarda all’impatto del comparto del fashion sul mondo.

Se la moda è tra le passioni più diffuse in assoluto, con cui esprimiamo il nostro gusto e comunichiamo molto di noi, al suo interno cela un lato oscuro: quello del fast fashion, modello imperante delle produzioni tessili odierne che sfornano nuove collezioni a ritmi serrati, create con materiali di bassa qualità e sfruttando i lavoratori, costretti a condizioni di lavoro inique nelle fabbriche delocalizzate nei paesi in via di sviluppo.

Tutto questo alimenta un vortice infernale il cui obiettivo è vendere quanti più capi possibili, al minor prezzo. Ma questo prezzo così ridotto in realtà è scontato dal nostro Pianeta, impattato sempre di più dagli effetti terribili dettati dalla moda veloce.

Massiccia produzione delle emissioni di Co2 (il comporto della moda è il secondo più inquinante a livello globale), sfruttamento lavorativo, mole immensa di rifiuti dettati dagli abiti usati non riciclati, il proliferare di dermatiti da contatto, sono solo alcuni dei danni dell’attuale sistema moda. Ma come invertire la rotta? La moda responsabile è la risposta.

Moda responsabile come soluzione al fast fashion, tra pro e contro

La moda responsabile mira a sensibilizzare la collettività verso la necessità di un cambiamento di rotta del fashion in direzione di una maggiore sostenibilità. Dal lato consumatore si spinge a fare acquisti più consapevoli e dal lato del produrre a creare abiti contenendo le emissioni, ricorrendo a soluzioni green.

Moda sostenibile (Unsplah) – Ecoo.it

Negli ultimi anni, è cresciuta l’attenzione verso la moda responsabile: sempre più acquirenti durante il loro shopping applicano il mantra meno ma meglio, comprando pochi capi di qualità(scopri qui alcune collezioni sostenibili da non farti sfuggire nei prossimi mesi).

Aumentano, inoltre, le aziende dalla vocazione ecologia con un proliferare di realtà che danno vita a capi da soluzioni di scarto, come il caso di una start-up che dai rifiuti realizza degli occhiali innovativi e green.

Malgrado i passi in avanti, il problema del fast fashion resta, vista la popolarità costante delle grandi catene e di marchi come Shein, sito cinese in cui trovare capi a prezzi stracciati.

Il contro della moda sostenibile è che a oggi i prezzi dei capi sono molto alti e il loro design non è così adattabile a tutti i gusti. È vero che entrambi questi problemi si stanno superando, visto che aumenta l’offerta e si trovano soluzioni fashion con cui contenere i costi offrendo modelli dall’estetica piacevole, pur restando sostenibili. Tuttavia ancora molto deve essere fatto: scopriamo le ultime novità a tema moda responsabile che guardano al suo futuro.

Moda responsabile: un percorso in divenire, il nuovo progetto dedicato al suo futuro

Fashion Revolution, il movimento della moda sostenibile (Unsplah) – Ecoo.it

Il dibattito sulla moda responsabile è sceso in campo a Venezia, dove presso l’Università Iuav – nell’ambito della facoltà di Design della moda e arti multimediali di Maria Luisa Frisa – è stato inaugurato il progetto “Tempi responsabili”.

Questa iniziativa si focalizza proprio sull’esplorare la cultura della sostenibilità durante incontri e giornate di studio animate da ricercatori, stilisti, filosofi e universitari.

In particolare i riflettori sono puntati sulla moda consapevole e sul suo sviluppo nel lungo periodo. In parallelo agli incontri, andrà in scena un laboratorio dedicato all’upcycling.

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