Si chiamano con un’app, arrivano, si utilizzano e dopo tornano da soli a ricaricarsi. Sono i primi monopattini elettrici a guida autonoma. Succede sulle strade di Peachtree Corners, città-sobborgo di Atlanta, in Georgia. Qui, infatti, la Go X Apollo in collaborazione con Tortoise, una società californiana di software, ha appena lanciato il primo esempio di self driving electric scooter sharing.
Il programma pilota funzionerà attraverso un’applicazione per smartphone chiamata “Hail my Scooter”. Questa consentirà agli utenti di “convocare” un monopattino elettrico a guida autonoma nel luogo dove si trovano. Dopo che un utente avrà completato il proprio percorso utilizzando il monopattino elettrico a guida autonoma, questo tornerà in un parcheggio sicuro. Tuttavia, però, gli scooter non guidano ancora in maniera del tutto autonoma, ma vengono pilotati da teleoperatori da remoto anche se, effettivamente, al conducente non è richiesto nessuno sforzo.
Peachtree Corners ha approvato un’ordinanza la quale impone che tutti i dispositivi di micromobilità condivisi utilizzati siano in grado di riposizionarsi automaticamente. Ciò per aumentare l’accessibilità di tali monopattini elettrici a guida autonoma, evitando al contempo problemi di ingombro sui marciapiedi. Ogni monopattino viene accuratamente disinfettato dopo essere stato riposizionato su una base domestica e ogni dipendente di Go X Apollo deve superare un controllo sanitario giornaliero per il Covid-19.
Si tratta di un grande vantaggio anche per il gestore del servizio di scooter sharing. A fine giornata, infatti, non si deve più ricorrere a schiere di addetti e mezzi (spesso inquinanti) per trasportare i monopattini per la ricarica e la sanificazione. Un’operazione resasi necessaria dopo l’emergenza Covid-19.
Il monopattino elettrico a guida autonoma si comporta come un normale monopattino elettrico – soggetto quindi alle regole e ai limiti stabiliti dalla legge per questo tipo di veicoli- con la differenza che al termine del viaggio, entra in modalità guida autonoma e grazie a una coppia di ruote stabilizzatrici si sorregge da solo e di fatto può viaggiare autonomamente senza che a bordo ci sia nessuno. Una svolta importante in fatto di mobilità sostenibile, una novità che nel giro di pochi mesi potrebbe dare ulteriore spinta a un settore in grande espansione.
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