Quando si parla di mobilità sostenibile non si possono di certo escludere i monopattini elettrici, diventati ormai una realtà della cosiddetta micromobilità. Soprattutto nella aree urbane così come nelle grandi metropoli, il monopattino ha affiancato – e in qualche caso anche sostituito – l’uso della bicicletta. Ragione per la quale il governo è dovuto intervenire per regolamentare con normative ben precise l’uso dei monopattini elettrici. Dal 1 Gennaio 2020, però, sono ufficialmente equiparati alle bici, e possono dunque circolare liberamente ovunque sia permesso ai velocipedi.
Il via libera ai monopattini elettrici in città, però, non significa che questi possano liberamente circolare senza nessuna regola. Tra gli obblighi da rispettare c’è quello relativo alla potenza nominale del motore che non deve superare i 0,50 Kw di potenza mentre i monopattini stessi dovranno essere dotati di un segnalatore acustico e circolando da mezzora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell’oscurità e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche richiedano l’illuminazione, i monopattini sprovvisti o mancanti di luce anteriore bianca o gialla fissa e posteriormente di catadiottri rossi e di luce rossa fissa, utili alla segnalazione visiva, non possono essere utilizzati, ma solamente condotti o trasportati a mano. Limiti, poi, anche per quanto riguarda l’età, 14 anni, dalla quale si potranno guidare con l’utilizzo del casco obbligatorio fino ai 18.
I monopattini elettrici non potranno circolare né su strada né sulle piste o sui marciapiedi, ma è ammessa la circolazione sulle strade extraurbane ma solo a patto che siano presenti delle piste ciclabili dove poter correre. Vietato il trasporto di persone e di oggetti. Entrambe le mani dovranno rimanere ben salde sul manubrio salvo in caso di indicazione delle svolte. In ogni caso, per poter essere utilizzati su aree pedonali, tutti i dispositivi devono essere dotati di regolatore di velocità, non potranno superare i 25 km/h e non possono essere dotati di posto a sedere per l’utilizzatore essendo destinati ad essere utilizzati da quest’ultimo con postura in piedi. Obbligatorio, poi, l’uso del giubbotto catarinfrangente ad alta visibilità da indossare alla sera con le luci che dovranno essere accese.
Per tutti coloro che saranno sorpresi a non rispettare le regole vigenti ci saranno multe, in alcuni casi anche salate. Chi non seguirà le modalità di circolazione previste, infatti, sarà soggetto a una sanzione da un minimo di 50 a un massimo di 400 euro a seconda del caso. Nelle situazioni più gravi è prevista anche la confisca del mezzo mentre qualora si venisse sorpresi alla guida di un mezzo che non rispetta le norme dal punto di vista tecnico, le multe saranno ancora più alte con la sanzioni minima pari a 200 euro e quella massima che può arrivare fino a 800 euro con tanto di confisca del mezzo.
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