Monte Everest: alcuni ricercatori e scalatori hanno segnalato la presenza di rumori sospetti. Di cosa si tratta e da dove provengono.
I pochi coraggiosi che hanno mai avuto l’audacia di affrontare il monte Everest lo sanno bene: di notte, dalla sua cima provengono rumori inquietanti e scricchiolii misteriosi. Finora, nessuno aveva idea di cosa potesse provocare questo fenomeno così bizzarro e piuttosto spaventoso. Ma un team di ricercatori ha finalmente sciolto il mistero, individuando la fonte di questi suoni.
Un team di scienziati, guidato dal glaciologo Evgeny Podolskiy, ha impiegato oltre una settimana per giungere presso il sistema glaciale Trakarding-Trambau, nel cuore dell’Himalaya, per verificare l’attività sismica qui presente. Gli esperti si sono accampati ad oltre 4.800 km di altitudine, sopportando le rigide temperature del ghiacciaio, osservando davanti a loro il panorama incredibile del monte Everest.
Come hanno evidenziato nel loro studio pubblicato su Geophysical Research Letters, sono riusciti anche ad individuare la fonte degli spaventosi rumori da qui provenienti. Installando alcuni sensori tra i ghiacci, per misurare le vibrazioni in profondità, hanno confermato che i suoni notturni sono collegati al freddo estremo.
Durante il giorno, in effetti, i ricercatori potevano lavorare tranquillamente in maglietta, mentre con il calare del sole le temperature precipitavano rapidamente, sino a raggiungere i -15°C. A quanto pare, il ghiaccio è particolarmente sensibile a questa escursione termica: quelli che si possono sentire in piena notte sono gli scricchiolii prodotti dai ghiacciai che si fratturano a causa del repentino calo delle temperature. Questa scoperta contribuisce non solo a migliorare la nostra comprensione del comportamento dei ghiacciai, ma anche dell’impatto che i cambiamenti climatici hanno su questi ecosistemi così critici.
L’Himalaya e le sue cime detengono una delle riserve d’acqua dolce più grandi al mondo, terza solo a quelle presenti sulle regioni polari. Stiamo parlando di una fonte idrica che soddisfa il fabbisogno di milioni di persone, andando ad alimentare i principali fiumi asiatici. Tuttavia, questa risorsa è in pericolo a causa del riscaldamento globale. La ricerca indica infatti che il tasso di scioglimento glaciale è raddoppiato dall’inizio del secolo, principalmente a causa dell’aumento delle emissioni di gas serra. Le conseguenze possono essere drammatiche su molti fronti.
Nel breve periodo, il riversarsi di una sempre maggiore quantità d’acqua nei fiumi può provocare devastanti inondazioni, rappresentando un pericolo soprattutto per le popolazioni che vivono a valle delle montagne dell’Himalaya. Ma sul lungo termine, la preoccupazione più grande è la potenziale scarsità d’acqua futura: man mano che lo scioglimento accelera, i ghiacciai diventano sempre più piccoli e rappresentano una fonte idrica sempre più scarsa, con implicazioni molto serie per l’agricoltura e per la sopravvivenza di moltissime persone.
Il mistero dei rumori misteriosi e degli scricchiolii provenienti dall’Everest è stato finalmente risolto grazie all’impiego di sensori e alla ricerca scientifica. Si è scoperto che questi suoni sono causati dal freddo estremo che fa fratturare i ghiacciai. Tuttavia, questa scoperta ci ricorda anche l’importanza di preservare gli ecosistemi dei ghiacciai dell’Himalaya, minacciati dai cambiamenti climatici, per garantire la disponibilità di acqua dolce per milioni di persone.
L’aumento delle temperature globali causato dall’aumento dei gas ad effetto serra nell’atmosfera, principalmente il biossido di carbonio (CO2), sta accelerando il disgelo dei ghiacciai. Il riscaldamento globale è principalmente causato dalla combustione di combustibili fossili e dalla deforestazione.
I ghiacciai si formano accumulando neve e ghiaccio nel corso di migliaia di anni. Se ci sono cambiamenti nei modelli di precipitazione, come una diminuzione della quantità di neve che cade in una determinata regione, i ghiacciai possono sciogliersi più velocemente di quanto si formino. Le correnti oceaniche possono trasportare acqua calda verso le aree polari in cui si trovano i ghiacciai. Se queste correnti cambiano a causa del riscaldamento globale, possono accelerare il disgelo dei ghiacciai.
L’attività umana, come la costruzione di infrastrutture, l’estrazione mineraria e il turismo nelle zone dei ghiacciai, può contribuire al disgelo dei ghiacciai. Ad esempio, la costruzione di strade e l’installazione di edifici possono aumentare l’assorbimento di calore nelle aree dei ghiacciai, accelerandone il disgelo.
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