Conosciamo fino in fondo la pericolosità dei morsi di alcuni animali? Uno studio darebbe ulteriori spiegazioni stilando la classifica dei più forti al mondo, compreso quello delle specie estinte.
Ogni giorno si leggono moltissimi articoli che riguardano il mondo animale, sono interessanti e ci rivelano curiosità che non conoscevamo, ma si sa fra gli argomenti trattati alcun sarebbero in grado di attirare più attenzione di altri, di cosa stiamo parlando? Dei morsi e dell’eventuale pericolosità.
Oggi cercheremo di analizzare a fondo il mondo di alcuni esemplari e in particolare proveremo a spiegare quanto siano pericolosi alcuni morsi rispetto ad altri. In tal senso gli esperti hanno voluto nelle specifico indagare proprio sulla forza: lo studio è stato pubblicato sulla rivista Frontiers, come riporta la redazione Libero Tecnologia.
Ma a cosa facciamo riferimento se parliamo di potenza nello specifico caso? La forza impiegata nel morso è stata calcolata secondo l’energia impiegata dai muscoli e dalle ossa delle mascelle.
Morsi più pericolosi al mondo: la classifica stilata
Coccodrillo: da sempre è stata evidenziata la pericolosità de suo morso, si tratta di quello di acqua salata il suo morso arriverebbe a 16.460 newton. Ma ovviamente la classifica non si ferma qui, andiamo avanti e scopriamo quali sono gli altri morsi pericolosi.
Il morso dell’orca non scherza per niente e potrebbe arrivare a 84mila newton, mentre quello dello squalo bianco a 18mila newton. Questi dati sono stati ottenuti dopo delle ricerche e dei calcoli approfonditi informatici.
La fantasia degli scienziati non si ferma qui e ha voluto indagare anche sulla potenza del morso degli animali estinti. In questo contesto, si inserisce perfettamente quello del Tirannosauro che avrebbe tranquillamente i 35mila newton ed ancora quello del Megalodonte: il suo morso avrebbe superato i 180mila newton.
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L’analisi dei morsi animali
Per arrivare al morso si parte prima di tutto dalla struttura corporea, ma è importante basarsi anche sul tipo di preda. Altri parametri che bisogna considerare sono: muscoli e mascelle dell’animale.
Nelle classifiche stilate, acune specie si troverebbero in posizioni inaspettate, come ad esempio l’ippopotamo che occupa il quarto posto, mentre la iena maculata è posizionata al decimo posto.