Morta la donna più anziana del mondo: il segreto della sua longevità

La donna anziana che ha vissuto di più al mondo si è spenta nella sua casa in sudafrica. I suoi 128 anni le hanno consentito di attraversare tre secoli

Chi vive così tanto non si può dire che sia protagonista solo del presente, ma anche del passato. E di un passato non tanto prossimo. Centoventottoanni. Un tempo che ha attraversato ben tre secoli, l’Ottocento, il Novecento ed il primo secolo del terzo millennio. Johanna Mazibuko, questo è il nome della donna residente in Sudafrica, nella zona nord occidentale del Paese, è stata la donna anziana più longeva senza averne riconoscimento adeguato.

Difatti lo scorso gennaio la persona più longeva al mondo Maria Branyas Morera – era stata inserita nel Guinness dei primati con b. Ma non erà lei la donna che aveva vissuto di più. Il 128esimo compleanno di Mazibuko  è stato festeggiato lo scorso 11 maggio. E  il governatore locale, James Tsolela , ha dichiarato: “Abbiamo controllato e fatto ricerche per decretare chi è la persona più anziana al mondo. La carta d’identità di Johanna Mazibuko dice che è lei la più longeva.  Dobbiamo provare a inserirla nel libro del Guinness dei primati, in modo che possa essere adeguatamente onorata”.

Johanna Mazibuko, la donna più anziana al mondo parla della sua longevità

Nonostante sia nata nell’Ottocento, Johanna Mazibuko è riuscita bene ad adattarsi ai nuovi secoli. Si è spenta nella sua casa, nella zona nord occidentale del Sudafrica. La nuora ha riferito che si la causa della morte è stato ‘un colpo’. Probabilmente al cuore. Le condizioni della donna ovviamente viaggiavano tra equilibri piuttosto fragili. L’ultimo periodo della sua vita ha interrotto le comunicazioni con il resto del mondo ed ha chiesto di rispettare il suo silenzio.

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Tutta questa attenzione intorno a lei le ha fato passare un periodo di gratificazione ma anche stressante, proprio lei che ha sempre dichiarato che il segreto della sua longevità era la vita campestre, lontana dalla frenesia e dallo stress. Nonostante non ricordi bene la sua infanzia, ha memoria dell’invasine delle locuste, che per sua stessa ammissione, a volte capitava di catturare e mangiare. “Era come se stessi mangiando carne”, ha raccontato a News24.