Numerosi morti per il maltempo, metropolitana allagata, strade invase dall’acqua e tanti altri danni. Un nubifragio mette la città in ginocchio.
Morti per il maltempo e danni ingenti per milioni, l’ennesima tempesta improvvisa che flagella l’estate ha lasciato una scia di conseguenze drammatiche e purtroppo l’intervento dei soccorritori e delle forze dell’ordine non è riuscito ad evitare che tutto questo evitasse che ci fossero delle vittime. L’arrivo di un nubifragio del genere, da collegare direttamente ad un fenomeno inquadrabile come tifone, è stato imprevisto e ha rappresentato l’ennesimo episodio non individuabile a causa del cambiamento climatico.
In tutto il mondo stanno avvenendo con una frequenza sempre maggiore situazioni di grosso rischio, con manifestazioni estreme di eventi meteorologici forieri di conseguenze disastrose. I morti per il maltempo sono al momento undici e si contano anche diversi feriti, con le piogge intense che hanno portato ad allagamenti di molte zone urbane e con l’allagamento totale dei sottopassi. Purtroppo i risvolti drammatici sono stati tanti.
Morti maltempo, dove è successo
Ad essere colpita è stata una delle città più grandi ed importanti del mondo. Si tratta di Pechino, la capitale della Cina. La megalopoli conta ben 22 milioni di persone ed oltre alle vittime ci sono pure ventisette dispersi, come confermato da diverse agenzie di stampa e media locali. L’arrivo della tempesta chiamata Doksuri ha flagellato la principale città cinese sin da venerdì 28 luglio, non cessando mai di imperversare. Questo ciclone è arrivato da sud-est, dopo un altrettanto distruttivo passaggio per le Filippine.
Il governo cinese ha disposto l’intervento di elicotteri dell’esercito allo scopo di potere raggiungere le zone di Pechino che ancora risultano non raggiungibili su strada. Particolarmente colpite sono state le tante linee della sconfinata metropolitana del posto. I soldati hanno ricevuto il compito di portare dei rifornimenti alle migliaia di pendolari rimasti bloccati nel sottosuolo, a bordo dei treni.
Vittime e feriti sono destinati a salire
Esperti meteorologi hanno stimato che su Pechino si è riversata l’intera quantità di pioggia registrata in tutto il mese di luglio, nel giro di appena un giorno e mezzo. Le scene pubblicate sui social network sono apocalittiche e mostrano strade allagate, veicoli capovolti ed alberi divelti. I militari sono impegnati non solo nel distribuire cibo e coperte a chi più ne ha bisogno ma anche a ricercare eventuali altri dispersi. Purtroppo sono tutti convinti che il bilancio delle dei morti per il maltempo, dei feriti e degli individui dei quali si sono perse le tracce sia destinato ad aumentare, e di non poco.
Anche in Italia ci sono stati degli episodi del genere, e pure dalle nostre parti non sono mancati i morti per il maltempo. I precedenti più gravi per il 2023 in corso hanno avuto luogo nello scorso mese di maggio in Emilia-Romagna. In quella situazione le autorità hanno confermato che c’erano state quindici persone decedute, oltre a svariati feriti, tantissimi sfollati ed a danni per centinaia di milioni di euro. Danni che hanno colpito anche l’economia locale. E più di recente grandine e trombe d’aria hanno devastato Milano, altri comuni della Lombardia, il Cadore ed altre zone del Veneto e della Pianura Padana.