Incredibile ma vero: ancora una volta sotto accusa la tradizionale mozzarella di bufala DOP, tipica della regione Campania. La “bufala” (perdonate il gioco di parole) nasce dal fatto che questi caseifici incriminati annacquassero l’impasto del comune latticino con del latte di vacca, alterandone così le caratteristiche tipiche (e ingannando sul prezzo finale al consumatore), e il tutto con la compiacenza del Presidente del Consorzio (organo controllore della qualità). Un episodio assolutamente inaccettabile per un prodotto rappresentativo della nostra terra e famoso in tutto il mondo gastronomico.
Ecco le parole del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Luca Zaia: “Ho commissariato il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala, perché durante i controlli lo stesso presidente del Consorzio, Luigi Chianese, è stato sorpreso mentre annacquava il latte. Ho già firmato un decreto in cui ho nominato quattro uomini di mia fiducia, che controlleranno, con la lente di ingrandimento, anche questo grave caso di contraffazione“. Peccato solo che, fanno sapere dal Consorzio di tutela di Caserta stesso, nessuno sa niente della vicenda e anzi, rispediscono al mittente (Luca Zaia) l’affermazione per cui il 25% delle mozzarelle sul mercato non sono originali mozzarelle di bufala DOP.
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