Magliano (Carmiano), una donna di 59 anni è morta davanti al figlio 14enne in seguito ad un colpo di calore: quali sono i sintomi da non sottovalutare, e come proteggersi
Morire a 59 anni in seguito ad un colpo di calore, senza che i soccorritori riescano ad intervenire tempestivamente per scongiurare il peggio: è quanto accaduto ad una residente di Magliano, frazione del comune di Carmiano, in provincia di Lecce. La donna, stando a quanto si apprende, sarebbe deceduta di fronte allo sguardo impotente del figlio 14enne.
La tragedia accadeva lo scorso venerdì 21 luglio, esattamente nel momento in cui l’Italia era stretta in una morsa di caldo che definire asfissiante è riduttivo. Secondo quanto stabilito dalla ricostruzione della dinamica, sembrerebbe che la 59enne sia morta in seguito alla mancanza di cure tempestive ed adeguate, che ne avrebbero sicuramente scongiurato il decesso.
Il termometro con cui la donna, febbricitante, si era misurata la temperatura, segnava ben 42°. Dopo essere svenuta di fronte agli occhi del figlio, la 59enne è stata soccorsa da un’auto medica presentatasi a casa sua attorno alle ore 15.30. Dopo averla trasportata d’urgenza al pronto soccorso di Lecce, i soccorritori hanno dovuto lottare contro i sanitari della struttura, che suggerivano di condurre la paziente in codice rosso direttamente a Scorrano.
Gli operatori del 118, alla fine, l’hanno avuta vinta. Eppure, nonostante la 59enne sia stata trattenuta al pronto soccorso di Lecce, si è scoperto ben presto che non vi erano gli strumenti adeguati per intervenire. Mancando ben 60 kg di ghiaccio – che sarebbero arrivati entro la sera -, sulla donna si è deciso di agire, dapprima, attraverso un lenzuolo bagnato. In seguito, dato che la paziente non dava cenni di miglioramento, si è proceduto con l’intubazione.
Donna di 59 anni muore per un colpo di calore: insufficienti le cure prestate dall’ospedale di Lecce
Mancando il ghiaccio attraverso cui si sarebbe potuto tentare di abbassare la temperatura della donna – la quale, come si apprende, non rispondeva a nessun tipo di farmaco -, i sanitari hanno deciso di bagnarla attraverso un lenzuolo. In seguito, dato che la paziente non dava cenni di ripresa, si è proceduto ad intubarla in fretta e furia.
Il ritardo nei soccorsi, come pure la mancanza di una strumentazione adeguata, sono però stati fatali alla 59enne. Al termine di una lunga agonia, la donna è morta quella notte stessa, prima che potesse essere organizzato il suo trasferimento presso la Rianimazione di Casarano. Con lei solamente il figlio 14enne, che aveva assistito al tutto, in quanto il marito era lontano per lavoro. Una vicenda che non manca di testimoniarci l’ennesimo caso di malasanità, con strutture ospedaliere che si sono rivelate incapaci di fornire alla vittima il supporto che le sarebbe stato necessario.
A fronte di quanto appena analizzato, è bene comprendere quali siano i sintomi di fronte ai quali è opportuno intervenire all’istante, poiché indici di un imminente colpo di calore in agguato. Sicuramente, la debolezza e la spossatezza fisiche sono i primi segnali che dovrebbero porci in allarme. Da non sottovalutare anche la comparsa di vertigini, mal di testa improvvisi, ed anche di sintomi quali diarrea o vomito.
Qualora disponeste di una macchinetta della pressione in casa, sarebbe opportuno che la adoperiate seduta stante. Laddove la persona che manifesti tale sintomatologia registrasse una pressione troppo bassa, con battiti inferiori rispetto alla norma, è probabile che vi troviate di fronte ad un colpo di calore.
Come agire di fronte ad un colpo di colore? Quali sono i comportamenti da mettere in pratica
Di fronte ad una persona che manifesti un colpo di calore, la prima operazione da compiere è sicuramente quella di allertare il 118, in maniera tale che i soccorritori possano intervenire tempestivamente. Nel frattempo, sarebbe opportuno assicurarsi di trasportare il soggetto in un luogo fresco, magari avendo l’accortezza di sollevargli le gambe e di applicare impacchi di acqua fredda (meglio se ghiaccio) sul corpo.
Se la persona è cosciente, in aggiunta, può essere utile reintegrarne i liquidi facendogli sorseggiare acqua fresca a piccole dosi. Tutto ciò, ovviamente, in attesa che i sanitari del 118 arrivino a prestare le cure del caso.