Di incredibile lunghezza ed imponenza, sembrerebbe che la Muraglia Cinese oggi sia ancora stabile solo grazie alla presenza di particolari componenti nella sua struttura.
Gli studiosi avrebbero fatto un’incredibile scoperta riguardante la Muraglia Cinese: pare che oggi sia stabile solo grazie ad una presenza particolare radicata nella sua struttura. Questo spiegherebbe il suo mantenersi intatta nonostante il tempo.
Una delle sette meraviglie del mondo, iniziò ad essere costruita più di 2000 anni fa e da allora non ha mostrato troppi problemi di stabilità. Solo alcune sezioni sono state erose dagli agenti atmosferici. Tuttavia, l’aspetto interessante è che buona parte della struttura sia stata naturalmente rafforzata da una crosta insolita.
E’ stata l’Accademia cinese delle scienze a rendere nota la scoperta. Il team di ricerca ha preso in analisi otto campioni raccolti in diversi punti della struttura considerata patrimonio dell’UNESCO. Le parti più visitate sono realizzate in pietre e mattoni, ma alcune sezioni erano state realizzate in fango, ossia terreno compattato con ghiaia e materiali naturali. Queste ultime sono esposte ad un elevatissimo rischio di erosione a causa di pioggia, sole e vento che agiscono per migliaia di anni.
Tuttavia lo studio, poi pubblicato sulla rivista Science Advances, ha dimostrato come fa a resistere davanti al trascorrere del tempo e alla furia delle intemperie: una biocrosta ricopre un ruolo fondamentale di protezione, impedendole di cedere. Si tratta di una barriera naturale composta da muschi e cianobatteri, un gruppo di batteri dal colore verdastro in grado di produrre energia attraverso la fotosintesi. La presenza di questi microorganismi protegge l’edificio da agenti corrosivi, funge da scudo.
Le porzioni di Muraglia coperte da questa biocrosta presentano una porosità che le rende in grado di trattenere l’acqua. Dunque, erodibilità e salinità sono ridotte dal 2% al 48%. Al contempo, aumentano la resistenza alla compressione, alla penetrazione e al taglio. Mentre i batteri rinforzano la struttura, i muschi creano uno spesso strato protettivo. Tuttavia, anche la biocrosta subisce il danno degli agenti atmosferici. Quel che ora gli studiosi cercheranno di capire riguarderà il modo per proteggere le barriere naturali, così come la loro diffusione in aree non ancora coperte. Questo lavoro potrà consentire alla Muraglia Cinese di restare in piedi ancora per migliaia di anni.
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