Il cambiamento climatico sta mettendo a rischio numerose specie animali e vegetali, anche quella del muschio più antico del mondo che ha visto nascere e scomparire i dinosauri.
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Alcune specie vegetali si trovano sul nostro pianeta fin quasi dall’inizio dei tempi, esse sono state testimoni del susseguirsi di ere geologiche, alcune hanno visto nascere i dinosauri e poi li hanno visti estinguersi. Sono sopravvissute a glaciazioni, cambiamenti climatici rivoluzionari e hanno sempre trovato il modo di riadattarsi all’ambiente.
Una delle specie vegetali più resilienti, in questo senso, è un muschio che non in molti conoscono ma che ha un enorme interesse per i biologi: il takakia, ad oggi ritenuto il muschio più antico del mondo e presente nelle aree del Nord America occidentale e dell’Asia centrale e orientale. Questo muschio ha infatti un’età di circa 390 milioni di anni e proprio per questa ragione è una risorsa fondamentale per quanto concerne la conservazione del suolo e la germinazione dei semi.
Il muschio più antico del mondo a rischio a causa dell’aumento della temperatura globale
Come molte specie longeve, però, ha un ciclo riproduttivo piuttosto lento: basti pensare che questo muschio ha bisogno di 7 anni per ricrescere, inoltre, secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Cell la sua sopravvivenza potrebbe essere a rischio a causa del cambiamento climatico provocato dall’uomo. Un gruppo di ricercatori provenienti da 20 laboratori sparsi in 6 Paesi del mondo, infatti, ha studiato l’evoluzione del takakia nel corso dei 10 anni intercorsi tra il 2010 e il 2021 e i risultati a cui sono giunti non lasciano presagire bene.
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Durante le 8 spedizioni organizzate durante il decennio, gli scienziati hanno preso in considerazione il comportamento adattivo del muschio che vive a 4mila metri di altitudine, considerando la sua presenza, scomparsa e ricomparsa in condizioni di aumento della temperatura globale. Quest’ultima ha infatti subito un aumento medio di mezzo grado Celsius ogni anno, mentre i ghiacciai che sorgono in prossimità delle colonie di muschio si sono ritirati di quasi 50 metri all’anno.
Le conseguenze del cambiamento climatico
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Conseguentemente, anche le colonie di muschio sono diminuite drasticamente, tanto che gli scienziati pensano che potrebbero addirittura scomparire. Il cambiamento climatico provocato dall’attività umana ha messo e sta mettendo a rischio innumerevoli specie animali e vegetali, alcune delle quali potrebbero scomparire del tutto dal nostro pianeta.